Welfare

Illegali le barricate anti dimostranti a Quebec City

La corte suprema del Quebec ha accolto il ricorso della Lega canadese per i diritti civili che lamentava il divieto di manifestare contro la creazione dell'Alca

di Antonietta Nembri

La corte suprema del Quebec ha accolto il ricorso presentato dalla Lega canadese per i diritti civili e ha decretato che le barricate che la polizia sta allestendo a Quebec City, per fronteggiare le manifestazioni del 20 aprile, in occasione della riunione indetta per la creazione dell’Area di libero commercio delle Americhe (Alca) sono “illegali, ripugnanti e totalitarie”.
Lo schieramento di oltre 6000 agenti di polizia, la recinzione dell’area “proibita” e il divieto di manifestare contro i negoziati per il trattato che dovrebbe istituire l’Area di libero commercio delle Americhe (Alca), sono, in base alle parole della corte, ” la più grave violazione ai diritti costituzionali cui i canadesi abbiano mai assistito”. Numerose associazioni legali canadesi, inoltre, hanno presentato una petizione contro la decisione della polizia di recintare, anche con rete metallica e filo spinato, l’area della cittadella di Quebec City, dove i capi di stato di 34 paesi dell’emisfero occidentale dovranno discutere, a porte chiuse, la creazione di un’area di libero scambio estesa dall’Alaska alla Terra del fuoco. Secondo le associazioni per le libertà civili, l’organizzazione di tale apparato di sicurezza è a tutti gli effetti una sospensione della costituzione, per tanto, affermano, dovrebbe essere una decisione presa dal parlamento e non una iniziativa della polizia.

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