Sostenibilità

Il WWF a caccia di idee per le aree dismesse da recuperare

Un antidioto al consumo di suolo? RiutilizziAMO l'Italia: Fulco Pratesi invita tutti a mandare segnalazioni su aree abbandonate suggerendo progetti di riqualificazione. C'è tempo sino al 31 ottobre

di Fulco Pratesi

Più e più volte, negli ultimi mesi, soprattutto in seguito al grande lavoro  prodotto dal WWF e dal FAI sul consumo di suolo nel nostro Paese, si è parlato e scritto riguardo questo fenomeno che divora 75 ettari di buon terreno al giorno. Dal 1970 al 2005, la superficie agricola è diminuita di quasi il 30%, passando da 17,5 milioni di ettari a 12,7, divorati da supermercati, parcheggi, autostrade, aeroporti, industrie, capannoni, seconde case.
All’indignazione e allo sconforto di tutti quelli che amano la natura, segue il giusto desiderio di poter fare qualcosa per arrestare lo scempio. Anche se l’Opzione Zero che il WWF propugna e che in qualche Comune italiano è stata avviata, occorrono a livello generale (Governo, Regioni, Comuni) una presa di coscienza che serva ad acquietare l’oscena bulimia costruttrice che devasta il Paese. È necessario denunciare anche il minimo abuso in termini di edifici illegali (soprattutto sulle coste), le aperture indebite di strade, accessi e parcheggi,  ma anche – come indica la recente Campagna WWF RiutilizziAMO l’Italia segnalando tutte quelle aree, costruzioni, capannoni, discariche, cave, eccetera non più utilizzate che potrebbero, con un acconcio intervento di bonifica, ritornare allo stato naturale o essere opportunamente riutilizzate.

In qualche caso, documentato dalle Associazioni ambientaliste, cave di ghiaia dismesse sono diventati stagni ricchi di biodiversità, discariche abbandonate sono state ricoperte da prati, arbusteti e addirittura formazioni boschive.

L’asfalto e la massicciata  di strade create per una lottizzazione abusiva nella foresta di Capocotta adiacente alla Riserva Presidenziale di Castelporziano, sono stati estirpati, ricreando spazio per il ritorno del bosco originario. Così una discarica esistente sul corso del Tevere nelle vicinanze di Roma si è trasformata in un bel campo di golf. E l’esperienza di Un Bosco in città creata a Milano da Italia Nostra su un’area agricola semiabbandonata  può essere un altro esempio da ricordare.
Ecco: come il corpo umano riesce, se l’infezione non s’aggrava, a cicatrizzare le piaghe, così Madre Terra, con minimi aiuti, può spontaneamente e generosamente ridar vita a suoli infettati dall’alluvione livida di cemento e asfalto, dall’invasione di rifiuti e detriti, dall’opera vorace delle ruspe e degli escavatori.

LA CAMPAGNA

C'è tempo fino al 31 ottobre per dare un contributo alla campagna WWF "RiutilizziAmo l'Italia" (qui il video che illustra la campagna). Fino a quella data è possibile inviare segnalazioni, progetti e proposte su come recuperare ad uso sociale e ambientale le aree industriali, artigianali e commerciali abbandonate e in preda al degrado. Abbiamo bisogno delle tue idee, della  creatività delle comunità locali. RiutilizziAMO l'Italia è l'occasione per riappropriarti del tuo territorio. Per scegliere e ricostruire lo spazio in cui vivi. Ogni giorno. Vai su www.wwf.it/riutilizziamolitalia  e compila la scheda di segnalazione. Con questa campagna il WWF mira a suscitare un movimento culturale e sociale che serva a reinventare il nostro territorio, riducendo  il consumo del suolo.

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