Welfare

Il welfare in una app

Il progetto inglese vuole trasferire online la gestione dell'80% delle erogazioni contro la povertà

di Redazione

Mettere il welfare in una “app”. È l’idea inglese, che entro il 2017 vorrebbe trasferire sul web la gestione dell’80% delle richieste di vari benefici economici e fiscali in ambito di welfare state, equivalenti ad almeno 6 milioni di famiglie.

È l’ambizioso programma di Lord Freud, ministro per la riforma del welfare. Un primo passo del progetto prevede il trasferimento online di almeno la metà delle richieste entro il 2013-2014, mentre ad oggi siamo al 20%. Si partirebbe con un test sull’universal credit (una integrazione al reddito) per i disoccupati di lungo termine nell’aprile 2013, poi a ottobre con le nuove domande. Il sistema dovrebbe supprotare almeno 400mila transazioni al gionro.

«È il più grande disegno di riforma del welfare da quando è stato creato», ha detto Freud. Il punto di domanda maggiore che pende sul programma non è – ha ammesso Freud – il fallimento tecnologico, ma il cambio di cultura necessario tra i richiedenti.

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