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Il Welfare ha bisogno di loro

L’Ulivo punta tutto sui servizi convenzionati, la Lega li vuole più autonomi e il Ccd li immagina come una sorta di difensori civici. Così le forze politiche stanno disegnando il futuro dei patronat

di Redazione

Sono cinque i disegni di legge che hanno avviato la discussione sul testo definitivo di riforma dei patronati. Proposte che puntano a riformare gli istituti nel segno del welfare che cambia. Una prima ?prova tecnica? di riforma dei patronati risale al 1994, con l?approvazione di un decreto interministeriale che introduceva novità significative. In particolare sul sistema di regole e vincoli cui sono stati sottoposti, oltre ai patronati, anche gli enti previdenziali e i ministeri che con essi collaborano. Le novità riguardavano le modalità di finanziamento, i controlli e la vigilanza sulle attività e i servizi di tutela. La proposta del governo, accanto alla previsione di un ridimensionamento del numero dei patronati, vede la possibilità di avviare forme di assistenza complementari a quelle previdenziali. Servizi in convenzione con le amministrazioni pubbliche è invece la specificità della proposta di legge dell?Ulivo. Vicino più a un intento puramente federalista che secessionista tout court, il disegno di legge della Lega prevede la possibilità di rimuovere il vincolo della costituzione di patronati solo nell?ambito delle grandi confederazioni sindacali nazionali, favorendo così la nascita di altri e più autonomi istituti, legati al territorio. Più radicale appare invece la proposta che viene dal Ccd, mirata ad un ripensamento della funzione dei patronati. Non solo organismi di assistenza dei lavoratori, ma anche tutori dei diritti dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. Una sorta di difensore civico collettivo. E ancora, il Ccd chiede un adeguamento più veloce ed efficace al mercato del lavoro che si trasforma velocemente. La costituzione di consorzi volontari permanenti è al centro della proposta di legge avanzata da alcuni senatori di Alleanza nazionale. Il disegno di legge prevede inoltre la possibilità per tutti di usufruire delle tutele offerte dai patronati. M.M.


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