Welfare

Il Welfare di comunità è possibile, eccone un esempio

Alcuni progetti coordinati dall’Associazione “La Bottega del Possibile” hanno dimostrato, nel corso di oltre un anno di attività, il valore e l’efficacia di un progetto sociale sviluppatosi intorno al tema della salute. Una pluralità di progetti che hanno coinvolto e mobilitato le risorse delle comunità, agendo sulle risorse delle persone, aprendo le strutture residenziali al territorio e portando nelle case degli ultra 75enni operatori professionali per offrire cure, attenzioni, supporti e ascolto

di Redazione

In una fase storica che vede l’assistenza territoriale e la prossimità sotto attacco, la comunità locale può ancora contribuire a rafforzare un nuovo sistema di welfare locale accessibile? È questa la sfida, vinta, dai progetti promossi e coordinati dall’Associazione “La Bottega del Possibile” sui territori di Piossasco, Rivalta, Bruino e Beinasco, gestiti in collaborazione con numerosi partner del territorio, sia pubblici che del privato sociale. Una sinergia vincente, volta a promuovere la cultura e il sostegno alla domiciliarità, stili di vita salutari a favore degli anziani con età anagrafica tra i 75 e gli 85 anni e, delle mamme e papà che sono in attesa di un figlio. Attivando un processo partecipativo, coinvolgendo un numero significativo di persone in attività di socializzazione e di volontariato. L’obiettivo? Costruire un nuovo welfare locale di prossimità, promuovendo la comunità affinchè si faccia carico delle diverse fragilità presenti in essa. In particolare degli anziani più fragili, senza farli sentire soli e abbandonati, prevenendo fenomeni di solitudine, depressione, esclusione sociale.

1000 i beneficiari diretti del progetto del Comune di Piossasco, altre centinaia gli indiretti, tra familiari, caregiver, studenti delle scuole materne ed elementari, volontari e cittadini. Progetti che vanno oltre la crisi causata dalla pandemia da Covid-19, al punto da riuscire nell’attivazione di 180 volontari per il supporto della cittadinanza durante l’emergenza. Con il coinvolgimento delle RSA locali, dei Comuni, del Consorzio Intercomunale C.I.di.S., dell’ASL TO3, del Consorzio Socialcoop, della Cooperativa Itaca e della fitta rete associativa e di volontariato del territorio, coordinati all’interno di una cabina di regia.

Fondamentali i ruoli di finanziamento e sostegno della Compagnia di San Paolo, per il progetto “Piossasco- una comunità che si prende cura”, e il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con la Regione Piemonte, per il progetto “3C: casa, cura, comunità” realizzato sui territori di Rivalta di Torino e Bruino.

Comunità, quindi. Parola chiave per uscire dalla crisi sociale in atto e pilastro di un progetto che vede le persone e le diverse realtà associative del territorio attivarsi per migliorare i livelli di benessere presenti. È necessario dunque ripensare ma non rinunciare agli operatori che intervengono a casa degli anziani per centrare l’assistenza sull’ascolto e sulla relazione di aiuto; alle scuole e ai volontari all’interno delle RSA per far interagire il “Fuori” con il “Dentro” e per trasformare l’RSA in un luogo aperto, di socializzazione, di promozione alla salute e di scambi intergenerazionali. Un’interconnessione di soggetti che ha portato benessere ai singoli e alla collettività, per sconfiggere i muri, le solitudini e le fragilità, e che dovrà tracciare il percorso da seguire in futuro.

“L’Asl TO 3 è stato partner del progetto, insieme alla rete territoriale” spiega Lorenzo Angelone, Direttore del Distretto Area Metropolitana Sud Asl To3, “Siamo senza dubbio di fronte a un modello innovativo. La vera ricchezza del progetto consiste nel fatto di aver fatto assumere una consapevolezza nuova al cittadino: l’importanza del prendersi cura di sé stessi in tutti gli ambiti, da quello fisico, allo spirito, all’alimentazione.”

“L’Associazione La Bottega del Possibile ha ideato questa progettualità molti anni fa, sviluppando una prima sperimentazione sul territorio cuneese, poi esportandola, migliorandola e innovandola in molti suoi aspetti su nuovi territori, come quello di Piossasco, Rivalta e Bruino” spiega il Presidente de “La Bottega del Possibile”, Salvatore Rao, “Questa progettualità è oggi ritenuta ormai una buona pratica a livello nazionale, e ciò non può che renderci orgogliosi. L’obiettivo, nella sua semplicità, è favorire lo sviluppo di comunità curanti, promuovere la responsabilità, la prossimità, la solidarietà, insomma la capacità delle persone nel prendersi cura di se stessi e degli altri.”

Il commento del Sindaco di Piossasco, Pasquale Giuliano: “La ricaduta principale che abbiamo potuto riscontrare consiste in un nuovo protagonismo dei cittadini anziani. Il progetto, in sostanza, ha permesso di liberare energie, intelligenze, capacità, competenze: anche oggi dopo i 75 anni è ben presente un protagonismo civico, personale e comunitario di cui tutta la comunità ha assoluto bisogno.”

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