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Il vostro parco giochi è davvero inclusivo?
Basta un'altalena con pedana per rendere inclusivo un parco giochi? No! E allora cosa serve? Ce lo spiegano Claudia e Raffaella, due mamme di Rimini che hanno creato una mappa delle aree gioco fruibili anche ai bambini con disabilità fisiche, sensoriali o cognitive
Il parco giochi è uno spazio dove tutti possono e devono giocare insieme. Già… ma in Italia non è così facile per i bambini con disabilità. Nel 99% dei parchi sono presenti esclusivamente giochi adatti ai bambini che sono in grado di arrampicarsi, correre o camminare.
Oggi si parla tanto di parchi inclusivi, ma per capire bene quale parco è inclusivo e quale non lo è, abbiamo chiesto aiuto a Claudia Protti e Raffaella Bedetti, due mamme di Rimini che da anni gestiscono il sito Parchi per Tutti dove potete trovare un elenco di parchi inclusivi, divisi per regione e per città.
Il progetto di sensibilizzazione nasce circa nel 2013 quando Protti e Bedetti hanno iniziato a chiedere all'amministrazione comunale di Santarcangelo di Romagna di installare nel parco giochi centrale della città una struttura gioco accessibile e fruibile da parte di tutti i bambini in modo che Cristian, figlio di Raffaella, potesse giocare con i suoi amici.
Cos’è un’area giochi inclusiva?
«Un'area giochi inclusiva è uno spazio dove i bambini con disabilità fisiche, sensoriali o cognitive oppure con problemi di movimento possono giocare e divertirsi in sicurezza, insieme a tutti gli altri», racconta Claudia Protti. «In questi parchi ci sono strutture (come castelli, navi, torri…) con rampe al posto delle scale, con pannelli sensoriali posizionati ad altezza tale che possano essere utilizzati anche da chi sta seduto, con tunnel giganti il cui accesso è possibile anche alle carrozzine e dove le giostrine girevoli possono essere utilizzate da tutti».
Quanti sono?
«Nel 2012 (quando io e Raffaella ci siamo conosciute) i parchi gioco inclusivi si potevano contare sulle dita di una mano: Jesolo (Stessi Giochi Stessi Sorrisi), Milano (parco Formentano), qualche struttura gioco con rampa a Bergamo. Oggi, dopo 10 anni di sensibilizzazione la situazione è completamente differente». I dati non possono essere precisi ed esaustivi in quanto rispetto a 5/6 anni fa vengono inaugurati parchi gioco inclusivi di continuo e non sempre ne viene data notizia pubblicamente. «Sta diventando "normale" pensare a tutti i bambini».
Le due mamme hanno mappato 905 comuni italiani in cui è installata almeno una struttura gioco accessibile e fruibile anche a bambini con disabilità oppure un vero e proprio parco giochi inclusivo. «In questi 905 comuni sono presenti: 126 aree gioco inclusive, 1032 parchi gioco in cui è presente almeno un gioco accessibile a bambini con disabilità».
Il nodo spinoso dell’altalena
Ancora oggi, nonostante le inaugurazioni di questo gioco siano calate, l’altalena per carrozzine continua ad essere “simbolo” di una città sensibile ai bisogni dei bambini e ragazzi con disabilità. «Eppure questa altalena “inclusiva” non lo è per nulla!» spiegano le fondatrici del sito Parchi per Tutti. «Un’altalena così esclude anziché includere, perché è fruibile esclusivamente da utenti su sedia a rotelle e diventa pericolosa se utilizzata da utenti normo-dotati (per questo il suo utilizzo va vietato agli altri)». Invece, in un parco giochi, spiegano ancora Claudia Protti e Raffaella Bedetti, «non dovrebbero essere installati giochi ad uso esclusivo di qualcuno. Diversamente, un’altalena dotata di grande cestone oppure "a seggiolone" può far divertire senza dividere».
Se è sulla spiaggia non è inclusivo
«Sono parchi che richiedono una buona progettazione che tenga conto in special modo della gestione degli spazi e della pavimentazione – osserva Protti – compresa quella delle vie d’accesso: va da sé che il parco sulla spiaggia o sulla ghiaia non potrà essere definito inclusivo!».
Negli ultimi è aumentata molto la sensibilità verso il diritto al gioco dei bambini con disabilità e in tante città italiane sono stati realizzati piccoli o grandi parchi con giochi accessibili e fruibili da parte di tutti i bambini, grazie alle iniziative delle amministrazioni o dei privati sensibili al problema.
Regione Lombardia: il record di parchi inclusivi
Regione Lombardia, a partire dal 2018, ha erogato svariati milioni di euro tramite bando per permettere ai comuni di realizzare aree gioco per tutti i bambini. (Qui i dati)
Conoscete altri parchi?
Se vivete in una zona dove sono presenti giochi inclusivi segnalateli alla mail parchipertutti@gmail.com. Claudia Protti e Raffaella Bedetti vi aiuteranno anche a individuare strategie per realizzare un buon parco giochi inclusivo come ad esempio l'istituzione di un gruppo di lavoro composto da genitori, tecnici comunali e rappresentanti di associazioni del territorio che si occupano di disabilità in modo da poter pensare insieme sia alle difficoltà che alle necessità che i bambini con disabilità incontrano al parco giochi e poter scegliere insieme le strutture da installare.
L'impegno di Uildm
A partire dal 2017 Uildm ha attivato due progetti sul diritto al gioco dei bambini con disabilità con l’obiettivo di riqualificare in ottica inclusiva parchi gioco e aree verdi in tutta Italia. Grazie al progetto “Giocando si impara” sono stati installati giochi inclusivi, e relativa pavimentazione antitrauma, nei parchi di Arezzo, Gorizia, Parma, Montechiarugolo (Parma) e Padova. Inoltre ha contribuito alla riqualificazione di 9 parchi gioco della città di Milano, coinvolti nel progetto “Gioco al centro” promosso da Fondazione di Comunità Milano.
Nel 2019 è stato avviato il progetto “A scuola di inclusione: giocando si impara”. Tra gli obiettivi del progetto, quello di promuovere il tema dell’inclusione e della difesa del diritto al gioco dei bambini con disabilità. In questo percorso, concluso nel 2021, sono stati coinvolti 39 Istituti scolastici in tutta Italia, per un totale di 4.000 studenti e 180 docenti, e 24 Comuni. La collaborazione con il territorio ha permesso di installare 17 altalene "a nido", 17 giostre "Carosello", 30 pannelli ludico-sensoriali, 8 set di tavoli a sbalzo e 595 mq di pavimentazione antitrauma in 27 parchi e aree verdi sul territorio nazionale.
Potete rivedere il video dell’intervista a Claudia Protti a questo link
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