Ha una storia lunga più di un secolo la Banca di credito cooperativo Romagna Est, nata dalla fusione di due storiche casse rurali, quelle di Savignano sul Rubicone e quella di Bellaria Igea Marina. Oggi che rappresenta un importante punto di riferimento per le famiglie della zona oltre che un importante veicolo di sviluppo per l’imprenditoria locale, conta 1.750 soci e 160 dipendenti.
Per festeggiare il centenario, ricostruendo passo dopo passo le tappe del suo lungo cammino, negli ultimi anni ha organizzato sei successivi convegni rievocativi, «ma dopo aver esaminato a fondo il passato, dall’anno scorso abbiamo cominciato ad affrontare il futuro e le maggiori tematiche di attualità», dice il vicepresidente Corrado Monti.
Il prossimo appuntamento, in programma domenica 13 marzo al Centro congressi europeo di Bellaria Igea Marina, si intitola infatti “Il lavoro al centro della ripresa”. Chiamati a confrontarsi sull’argomento sono quattro relatori, provenienti da mondi diversi. «A cominciare dal sindacalista Giorgio Santini, numero due della Cisl, che ci farà vedere come il sindacato abbia fatto passi da gigante nel rivedere le regole ferree del mercato del lavoro», commenta Monti. Poi ci saranno Paolo Preti dell’università Bocconi di Milano (autore di un recente articolo in cui sostiene provocatoriamente che anche gli imprenditori sono dei “precari”), il sociologo del lavoro Domenico De Masi e il presidente di Vita, Riccardo Bonacina, cui spetterà il compito di dare uno sguardo sul terzo settore, mentre a coordinare il tutto sarà il giornalista Giuseppe Cruciani. «Interessante sarà il confronto tra opinioni e realtà diverse e poi vedremo come calare sul territorio i risultati della riflessione comune», continua Monti. «La nostra intenzione è di dimostare che non ci potrà essere ripresa economica se non si rimetterà al centro di tutto il lavoro, e quindi le persone. Questo è il tema di fondo. Non la finanza per la finanza, non le speculazioni, ma il lavoro».
Tanti gli aspetti da affrontare. Dalla disoccupazione giovanile, legata soprattutto a un rapporto mancato tra la scuola e il mondo del lavoro, a quella femminile, con la necessità di rivedere – come ha fatto recentemente la Merkel in Germania attraverso un accordo con sindacati e imprenditori -gli orari per dare alle donne maggiori opportunità. «Dopo di che, essendo noi una Bcc, andremo anche a vedere perché il mondo cooperativo ha risposto meglio alla crisi con una funzione di equilibratore», conclude il vicepresidente di Romagna Est.
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