Volontariato

Il volontariatoballo specchio

Reclutamento dei giovani e scarsità di risorse:bsono questi gli aspetti che più preoccupano le odv

di Riccardo Bagnato

U n volontariato maturo, prevalentemente impegnato nei servizi di assistenza alla persona, ma che fa fatica a trovare i soldi per le attività e soprattutto ha difficoltà ad attrarre giovani volontari. A dirlo è la ricerca dal titolo Insieme si può: volontariato sotto la lente , promossa dal Centro servizi per il volontariato di Modena, condotta dalla Feo-Fivol e curata da Renato Frisanco.
L’indagine, presentata sabato 8 novembre a Vignola, ha coinvolto un campione di 243 associazioni presenti sul territorio provinciale, e a guardare i risultati non c’è dubbio: il volontariato costituisce una risorsa importante per l’intero sistema di welfare, ma il rapporto con le istituzioni non è sempre idilliaco e la scarsità di risorse economiche e di nuovi volontari rischia di mettere in crisi il tanto auspicato principio di sussidiarietà.
Già, perché se l’88% delle organizzazione sono iscritte al Registro del volontariato, e il 62% ha sottoscritto convenzioni con le pubbliche amministrazioni, «non mancano tensioni ed elementi di criticità» afferma la ricerca «in riferimento alla percezione prevalente delle organizzazioni esaminate di svolgere un ruolo solo consultivo e ancora poco incisivo nell’elaborazione locale delle politiche sociali». Tanto che il 43% del campione segnala come molto importante «il bisogno di essere valorizzato e sostenuto dalle amministrazioni pubbliche e istituzioni locali».
A preoccupare il campione, al primo posto, c’è la scarsità di risorse umane e/o finanziarie (70%). E come se non bastasse, la presenza in almeno il 30% delle organizzazioni di personale retribuito, da un lato, eleva il livello di professionalità necessaria rendendo però più difficile l’ingresso di nuovi volontari e, dall’altro, drena risorse a discapito di formazione e comunicazione. Risultato? «Se la presenza dei ragazzi è un indicatore della capacità attrattiva delle compagini solidaristiche», si legge nella ricerca, «nel caso modenese vi è qualche problema, dato che tra il 2001 e il 2006 diminuisce la percentuale di volontari continuativi in età giovanile». A riprova, fra i bisogni più acuti percepiti dalle organizzazioni di volontariato ci sono: disporre di «un maggior numero di volontari» (64,2%) e poter «inserire nell’organizzazione volontari giovani» (55,8%). Priorità assoluta, quest’ultima, per oltre il 40% del campione.


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