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Il volontariato toscano: bisogni e tendenze degli ultimi anni

Esce nella Collana I Quaderni del Cesvot l’ultima ricerca sul volontariato toscano a cura del Dipartimento di scienze Sociali dell’Università di Pisa.

di Centri Servizio Volontariato

Dell?importanza del volontariato nella progettazione delle politiche pubbliche in campo sociale, culturale, educativo si ha ormai una consapevolezza diffusa. Ma il fenomeno volontariato e quello toscano in particolare risulta di grande interesse anche perché ?assume i caratteri tipici degli aspetti culturali, sociali, demografici, economici e finanche territoriali della regione?. E? per questo che la pubblicazione ?Le trasformazioni del volontariato in Toscana? a cura del Dipartimento di Scienze Sociali dell?Università di Pisa non è solo un?accurata fotografia del volontariato toscano; ci parla in verità di una comunità e della sua propensione ad attivare interventi di utilità sociale perché, come afferma il prof. Andrea Salvini curatore del libro, è in questo che ?si esprime sostanzialmente la vocazione politica del volontariato toscano?. Dal 98 ad oggi la qualità della presenza del volontariato sul territorio toscano è sensibilmente migliorata. Aumenta in modo consistente il numero delle associazioni iscritte al registro del volontariato, cambiando significativamente il rapporto con le associazioni non iscritte. Nel 1998 le iscritte erano il 71,5% del campione, nel 2004 sono salite all? 85%. Emerge chiaramente un orientamento istituzionale delle associazioni, nel senso che aumenta la quota di associazioni che sviluppano rapporti di welfare mix. Aumenta sensibilmente il livello di collaborazione tra associazioni di volontariato e quindi la tendenza a fare rete. Una maturazione culturale spesso dettata dalla necessità ma che sta positivamente diventando prassi consolidata. Migliora decisamente l?offerta progettuale delle associazioni. L?aumento percentuale riguarda in particolar modo le associazioni che utilizzano questo strumento in modo strategico o comunque stabile. Sussiste una decisa tendenza delle associazioni a considerare la formazione un buon investimento. Nella rilevazione del 2004 le attività formative raggiungono la grande maggioranza delle associazioni. Emerge in modo netto il ruolo svolto dal Cesvot, la cui attività ha contribuito a raddoppiare quasi il numero delle organizzazioni coinvolte in attività di formazione. Il 69% dei corsi cui hanno partecipato le associazioni di volontariato sono state organizzate dal Cesvot. Erano l?8% nel 1998. Si rafforza nelle associazioni toscane la tendenza alla promozione e allo sviluppo, soprattutto con riferimento all?attivazione di servizi verso il territorio ed i cittadini. Nel contempo, si rileva che il bisogno di risorse economico ? finanziarie, pur mantenendo una sua significativa importanza, cede il passo al bisogno di reperire risorse umane e, in particolare, volontari. In forte trasformazione anche le motivazioni e le modalità che spingono le persone a svolgere attività di volontariato: più discontinuo e flessibile, il volontario di oggi sceglie secondo inclinazioni soggettive imponendo alle associazioni un punto di vista diverso, una organizzazione più complessa ed anche la necessità di una riflessione su come far tesoro di questo ?nuovo capitale umano e sociale?. Il libro Le trasformazioni del volontariato in Toscana. 2° Rapporto di indagine, a cura di Andrea Salvini e Dania Cordaz è pubblicato nella Collana I Quaderni del Cesvot ed è presente anche sul sito www.cesvot.it nella sezione pubblicazioni Centro Servizi Volontariato Toscana Cristiana Guccinelli, Settore Comunicazione e Ufficio Stampa – comunicazione@cesvot.it, www.cesvot.it

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