Politica

“Il volontariato, risorsa per le comunità locali”, il convegno

A Verona, il 23 febbraio. Un evento promosso da Legautonomie, Comune e provincia di Verona in collaborazione con Forum del Terzo settore

di Carmen Morrone

“Il volontariato, risorsa per le comunità locali- Bilanci, problemi ma soprattutto proposte” è il tema della giornta di studio organizzata da Legautonomie, Comune e provincia di Verona in collaborazione con Forum del Terzo settore- Cesial, Fivol, Auser e con il patrocinio della regione Veneto e la aprtecipazione del CSV Verona. Negli ultimi tempi più di un?indagine conoscitiva è stata fatta sul volontariato, fenomeno in forte crescita – circa 7 milioni i soggetti interessati – e attore sempre più coinvolto in rilevanti attività di interesse pubblico. E? questo l?elemento nuovo su cui punta l?attenzione l?incontro di Verona: il volontariato come espressione di una ?cittadinanza attiva?, non solo correttiva delle carenze delle politiche locali, ma come responsabilità condivisa tra istituzioni e cittadini singoli o associati. E? tempo che i cittadini associati si esprimano non solo in occasione delle scelte amministrative ma partecipino con pari dignità di ruolo alle funzioni pubbliche in tutte le loro espressioni. Del resto, a questo potenziamento della sussidiarietà orizzontale ha puntato la riforma del titolo V della Costituzione, e prima ancora la legge quadro di riforma dell?assistenza del 2000. Legautonomie, associazione storica che raccoglie circa duemilacinquecento enti locali, ha sempre promosso la funzione del volontariato, ne ha indagato i percorsi e, soprattutto, ne ha colto con anticipo gli sviluppi. Da quasi quindici anni, a Verona, amministratori locali, esponenti del terzo settore e del volontariato cercano soluzioni condivise, indicano vuoti e discrepanze, propongono aggiornamenti o radicali cambiamenti di rotta. L?obiettivo della prima giornata veronese sarà fotografare il volto del volontariato oggi in Italia: chi sono e dove operano i volontari, e quali nuove frontiere si aprono alla collaborazione tra il volontariato, gli enti locali e altre forze istituzionali. Si pensi solo alla lotta all?usura o all?educazione alla legalità. Nella tavola rotonda del 24 mattina si rivisiterà la legge 266 del ?91, legge eccellente oltre che fondante, ma pur sempre da attualizzare a fronte di nuove situazioni (per esempio la sovrapposizione tra volontariato e no-profit con conseguenti problemi di erogazione dei servizi) e di nuovi accordi. Legge, inoltre, parzialmente disattesa per quanto riguarda la costituzione su tutto il territorio nazionale dei Centri di servizio provinciali per la distribuzione delle risorse messe a disposizione dalle Fondazioni (ex) bancarie. Sarà presentata un?indagine su esperienze significative nella collaborazione tra enti locali e volontariato. Parleranno, tra gli altri: Oriano Giovanelli, presidente Legautonomie; Renato Frisanco, Fondazione italiana per il volontariato; Gaetano Sateriale, sindaco di Ferrara; Giovanni Crema, senatore e vicepresidente Legautonomie; Giampaolo Barbetta, Università Cattolica di Milano; Rosy Bindi, parlamentare, esponente della Commissione affari sociali della Camera; Francesca Martini, parlamentare ed esponente della stessa commissione; Stefano Marchettini, direttore generale Acri; Fabio Protasoni, segretario Forum del terzo settore; Sergio Cusani, presidente Banca della solidarietà/Associazione Liberi; Marco Granelli, presidente Coordinamento centri di servizio volontariato; Franco Dalla Mura, assessore politiche sociali del Comune di Verona, M.Luisa Albrigi, assessore terzo settore del Comune di Verona; Antonio Pastorello, vicepresidente Provincia di Verona, Renzo Scortegagna, assessore alla partecipazione Comune di Padova, Antonio De Poli, assessore a politiche sociali della Regione Veneto e coordinatore assessori regionali alle politiche sociali.


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