Sostenibilità

Il volontariato nell’Oasi aiuta anche la Nigeria

di Redazione

«Si aprono nuove strade per il volontariato: attività a doppia valenza, per la solidarietà e l’ambiente allo stesso tempo». Parola di David Belfiori, direttore dell’oasi WWF Ripa Bianca di Jesi, in provincia di Ancona. Insomma, si può essere volontari una volta sola e fare del bene due volte. A Jesi l’idea è nata nel 2008, quando è iniziata una collaborazione tra l’area protetta di Ripa Bianca, il gruppo missionario locale dei Salesiani e la Provincia di Ancona. I Salesiani avevano necessità di raccogliere fondi per un progetto di solidarietà internazionale in Nigeria. La Provincia di Ancona ha accettato di contribuire, ma a condizione che il gruppo dei Salesiani mettesse a disposizione le proprie energie per l’ambiente. La scelta è caduta sulla riserva Ripa Bianca, dove sono nati i campi di volontariato ecosolidale, per le Marche e la Nigeria allo stesso tempo. Anche quest’anno saranno al lavoro due gruppi, uno di giovani adolescenti, l’altro aperto ai maggiorenni di tutte le età. Le attività vanno dalla manutenzione del verde e dei sentieri fino alla catalogazione dei libri della piccola biblioteca dell’Oasi. «Per le attività svolte dai volontari noi dovremmo cercare del personale: risparmiamo risorse che possiamo investire in altri progetti di conservazione. E allo stesso tempo contribuiamo allo sviluppo locale in Nigeria: è un ottimo modo per spendere in maniera intelligente i soldi pubblici». Elisa Cozzarini

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