Ricerche
Il volontariato nell’esperienza e nelle rappresentazioni degli adolescenti
L'indagine, promossa da Cesvot-Centro Servizi Volontariato Toscana, ha coinvolto gli studenti degli istituti di scuola secondaria superiore presenti nella Città metropolitana fiorentina, con l’obiettivo di comprendere quanto gli adolescenti conoscano il volontariato e, soprattutto, come se lo immaginano
di Redazione
“Pensieri e parole. Il volontariato nell’esperienza e nelle rappresentazioni degli adolescenti” di Giacomo Buoncompagni, Letizia Materassi, Laura Solito, Carlo Sorrentino è la nuova pubblicazione della collana “I Quaderni” di Cesvot. L’indagine che si presenta in questo volume, promossa da Cesvot e realizzata dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Firenze, riguarda il tema del rapporto tra il volontariato e i giovani toscani. La ricerca è sperimentale e ha coinvolto gli studenti degli istituti di scuola secondaria superiore presenti nella Città metropolitana fiorentina, con l’obiettivo di comprendere quanto gli adolescenti conoscano il volontariato e, soprattutto, come se lo immaginano, quali sono le percezioni che hanno e quali rappresentazioni ci restituiscono.
I più recenti dati Istat confermano che all’interno delle organizzazioni di volontariato prevale una netta componente senior, a fronte di una ridottissima capacità di coinvolgimento dei giovani. Diventa allora chiara la necessità di investire per rendere più attrattivo il volontariato per i più giovani.
La ricerca ha interessato gli studenti in un percorso di rilevazione cominciato nel 2020 e proseguito fino al 2022, in cui hanno descritto cosa fosse per loro il volontariato, con parole e immagini. Gli studenti sono stati poi coinvolti attraverso focus group con l’obiettivo di esplorare percezioni del volontariato, esperienze, conoscenze del mondo associativo e la proiezione futura degli intervistati nel ruolo di volontari.
Per quanto riguarda la dimensione dell’esperienza di volontariato il 44,4% la descrive come indiretta, e soltanto il 21,11% ha formalizzato l’esperienza aderendo a un’organizzazione. Gli ambiti di impegno maggiormente sperimentati sono quelli dell’assistenza socio-sanitaria, il volontariato ambientale, l’ambito culturale-ricreativo, il sostegno alle persone anziane o in condizioni di indigenza.
Per quanto riguarda le motivazioni che spingono al volontariato il 67,2% lo fa “per gli altri”, in particolare per le fasce più fragili della società e mediante intervento e aiuto nelle situazioni di emergenza. Qualora ambissero a diventare volontari, i giovani intervistati si immaginerebbero nei seguenti settori: aiuto alle persone anziane, tutela degli animali, servizi socio-assistenziali, aiuto alle persone disabili, tutela ambientale e infanzia.
Il Quaderno è scaricabile gratuitamente in formato pdf a questo link, previa registrazione all’area riservata MyCesvot.
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