Volontariato

Il volontariato invade Milano

Nella centralissima via Dante Certi Sguardi, 36 scatti su il bello della gratuità open air

di Antonietta Nembri

È intitolata Certi Sguardi. Ma, vista la reazione dei passanti fin dalle prime ore, si sarebbe dovuta chiamare “Sguardi incollati”. O “sorpresi”, e in molti casi, anche “commossi”. Un successo meritato quello che ha accompagnato l’inaugurazione, il primo dicembre a Milano, nella centralissima via Dante, della mostra open-air organizzata da Vita che racconta, attraverso una sequenza di suggestivi “atti di gratuità”, 36 esperienze di volontariato, racchiuse in 36 scatti d’autore. Ogni fotografia contiene una storia che traspare dai particolari, dai contesti, dagli sguardi, appunto. Ma, soprattutto, ogni fotografia è anche essa stessa una storia, che andrebbe raccontata.

Per esempio? Per esempio lo scatto del giovane fotografo campano Antonio Gibotta, che mostra in tutta la forza dell’attimo, l’attività di aiuto ai poveri portata avanti nelle strutture del territorio dalla Caritas di Nola: «È l’abbraccio tra preghiera e servizio ai poveri», prova a spiegare Raffaele Cerciello, vicedirettore della Caritas diocesana di Nola. I volontari sono colti qualche attimo prima della distribuzione del pasto. È l’immagine di un gruppo di persone che prega per i poveri, prega per i benefattori, prega per la pace nel mondo prima del servizio a tavola. E lo si fa in modo comunitario proprio per evidenziare la scelta di sentirsi una famiglia nel momento in cui si fa un atto che potrebbe sembrare di semplice assistenza sociale». La foto fotografia è entrata nella selezione di “Certi Sguardi” dopo essere stata esposta a Nola, dove documentava l’iniziativa “Agosto col grembiule”, «un invito rivolto ai giovani per fare volontariato e non chiudere le nostre strutture d’estate», spiega Cerciello.

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