Sostenibilità

Il volontariato coinvolto nel riciclo. L’alluminio di buona lega

Il Consorzio dei produttori ha lanciato l’idea della raccolta solidale. Per piccole e grandi associazioni è un’occasione di autofinanziamento.

di Ida Cappiello

Coinvolgere il non profit nella raccolta differenziata dell?alluminio, aggiungendo la dimensione sociale a quella di tutela ambientale, che da sempre è al centro dell?attività di recupero degli imballaggi.
Questo è l?obiettivo di Raccolta Solidale, l?iniziativa promossa dal CiAl, il Consorzio imballaggi alluminio, che raccoglie le aziende della filiera – produttori, trasformatori e utilizzatori – intorno all?obiettivo comune del riutilizzo di questo metallo, che già oggi copre oltre la metà degli imballaggi immessi al consumo.
Fin dalla sua costituzione, CiAl svolge l?attività di recupero degli imballaggi attraverso una rete di operatori convenzionati, che si occupano della raccolta in 3.600 comuni italiani. Tra questi c?è anche il non profit: Avis e Aido collaborano da anni con il consorzio a vari livelli, organizzando, tra l?altro, eventi promozionali nei quali vengono esposte al pubblico sculture artistiche realizzate con le lattine di alluminio. Con il progetto Raccolta Solidale, CiAl vuole consolidare e ampliare questa partnership, coinvolgendo il maggior numero possibile di organizzazioni in modo continuativo.

57 centesimi al chilo
La collaborazione offerta a onlus e cooperative sociali si concretizza in due modi: riconoscendo alle organizzazioni impegnate nell?attività di raccolta un compenso superiore a quello normalmente previsto dalle convenzioni (57 centesimi di euro al chilo contro 47), e mettendo a loro disposizione una serie di attrezzature tecniche, come sacchi e contenitori per la raccolta, e promozionali, ad esempio il kit per le scuole, lo spazio sul sito web del Consorzio, il supporto dell?ufficio stampa in occasione di eventi speciali.
Un importante punto di forza del progetto è la possibilità offerta alle associazioni di organizzare la raccolta in modo autonomo, attraverso i canali più adatti alla loro organizzazione e al rapporto con il territorio, complementari rispetto alla rete di raccolta domiciliare attivata dai comuni.
I momenti di consumo collettivo di imballaggi in alluminio (pensiamo soprattutto alle lattine da bibita) sono numerosissimi, dalle scuole ai circoli ricreativi, alle mense aziendali. In questa stagione, poi, si aggiungono oratori e centri estivi per ragazzi, fiere e manifestazioni sportive e culturali, stabilimenti balneari.
Il vantaggio più immediato per il non profit è la possibilità di autofinanziarsi attraverso la raccolta: il ricavo annuale può arrivare a 5mila euro.
Ma non c?è solo questo, sottolinea il presidente del CiAL, Antonino Granatelli.”Raccolta Solidale è un progetto che vuole innescare un circolo virtuoso a beneficio di tutta la collettività. Le quantità raccolte aumentano a beneficio dell?ambiente, ma anche dell?industria dell?alluminio: non dimentichiamo, infatti, che nel nostro settore la materia prima riciclata dà le stesse performance di quella vergine, con un costo energetico inferiore”.
“Le associazioni, poi, fanno del bene alla comunità con i fondi ricavati dalla raccolta”, sottolinea ancora Granatelli”. “E grazie a questa attività, le organizzazioni della società civile si radicano ancor di più nel territorio, aumentando il proprio grado di notorietà e riuscendo quindi a diffondere ancor meglio i propri scopi istituzionali”.

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