Riforma del lavoro
Vorrei sapere cosa accadrà adesso ai collaboratori di vario livello delle onlus, sia con contratti a tempo determinato sia come co.co.pro o partita Iva.
Massimo Parenti, Pescara
risponde Marco Chiesara
Per la riforma del lavoro il governo ha scelto la strada del disegno di legge. Per potere pertanto rispondere compiutamente è necessario aspettare che termini l’iter parlamentare. Tuttavia possiamo anticipare alcune risposte. Con riferimento ai contratti a tempo determinato, il governo ha stabilito un incremento del costo contributivo tramite l’aggiunta di un’aliquota pari all’1,4%. Tale aliquota dovrebbe essere in parte recuperata in caso di trasformazione in contratto a tempo indeterminato. Per quanto riguarda invece le collaborazioni a progetto, si prevede una definizione più stringente del progetto, oltre all’eliminazione della facoltà di inserire nel contratto clausole che consentano il recesso del committente prima della scadenza del termine e/o del completamento del progetto. Le partite Iva infine saranno considerate rapporti di lavoro subordinato nel caso in cui si protraggano più di sei mesi in un anno, determinino oltre il 75% del reddito del collaboratore e quest’ultimo fruisca di una postazione di lavoro presso la sede del committente.
Saune e massaggi
Le attività di massaggio e saune rivolte ai soci di un’associazione sportiva dilettantistica possono venir annoverate fra le attività non commerciali e quindi fra quelle non imponibili?
La risposta è negativa. Come ha ricordato l’Agenzia delle Entrate, «l’attività svolta in diretta attuazione degli scopi istituzionali (che gode delle esenzioni fiscali, ndr) è quella che costituisce il “naturale completamento degli scopi specifici e particolari che caratterizzano ciascun ente associativo”». Com’è evidente, in questo ambito non ricadono i massaggi e le saune «in quanto non si pongono direttamente come naturale completamento dell’attività sportiva, potendo essere rese anche separatamente».
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