Economia

Il vocabolario dell’impatto sociale

A Milano in occasione del confronto sulle pratiche e esperienze di misurazione del valore sociale “Connessione d’impatto”, Social Value Italia presenterà il glossario “firmato” da Federico Mento e Valentina Langella

di Redazione

Da Accountability a Welfare sociale: 94 lemmi che costituiscono il vocabolario di base dell’impatto sociale. «Lo scopo del presente contributo non è quello di redigere un Glossario completo o di dare definizioni definitive e conclusive. Al contrario, il gruppo di lavoro è assolutamente cosciente di alcuni limiti presenti nella raccolta, nella quale possono mancare alcuni lemmi o alcune definizioni o riferimenti bibliografici. Per questo motivo, il presente tentativo, rappresenta un primo passo, da considerare aperto a future integrazioni e va inteso come presentazione del perimetro nel quale Social Value Italia si vuole muovere, considerando la complessità e a volte l’ambiguità del linguaggio metodolo­gico e valutativo sul valore sociale», precisano nell’introduzione Federico Mento (segretario generale di Social Value Italia) e Valentina Langella (coordinatrice del comitato scientifico di Social Value Italia) che hanno guidato il gruppo di lavoro sul glossario (scaricabile in allegato) che sarà presentato domani a Milano in occasione del convegno “Connessioni di Impatto”.

Le voci sono state catalogate in 5 capitoli: Criteri propedeutici (8 lemmi), Metologie (10), Strumenti per le metologie (29), Teoria del cambiamento (16) e Termini tecnici (31).

Di seguito le dieci definizioni da non bucare:

  • ACCOUNTABILITY • Responsabilità incondizionata, formale o non, in capo a un soggetto o a un gruppo di soggetti (accountors), del risultato conseguito da un’organizzazione (privata o pubblica). L’accountability per lo sviluppo di un progetto può far riferimento agli obblighi dei partner nell’agire nel pieno rispetto delle responsabilità, dei ruoli e degli obiettivi di performance attraverso un uso prudente delle risorse. Per i valutatori connota la responsabilità di fornire un’attività di rendicontazione accurata, corretta e credibile. Per la pubblica amministrazione è l’agire responsabilmente dei policy-maker nei confronti dei propri contribuenti/cittadini.
  • AFFIDABILITÀ • L’affidabilità (o consistenza) dei dati e delle valutazioni è riferita alla qualità degli strumenti, delle procedure e delle tecniche di valutazione usate per raccogliere ed interpretare i dati. Una misurazione è affidabile se i risultati restano costanti allo stesso modo nel tempo. In questo caso si avrà un’alta affidabilità, mentre uno strumento di misura non è affidabile se le misure ripetute forniscono risultati differenti nonostante non vi siano cambiamenti evidenti negli elementi presi in esame.
  • MISURAZIONE DELL’IMPATTO • Misurare l’impatto significa acquisire in modo ordinato informazioni al fine di determinare/quantificare i cambiamenti (outcome) prodotti dall’intervento oggetto di analisi. Si consideri la sola parte dell’outcome che è effettivamente attribuibile alle attività erogate dall’organizzazione (effetti netti): gli effetti ottenuti vanno depurati del contributo di altri (attribuzione), dagli effetti che sarebbero comunque avvenuti (deadweight), dalle conseguenze negative (displacement), e dall’attenuazione o decadimento degli effetti nel corso del tempo (drop-off). (termini associati: effetti, outcome, impatto).
  • GRUPPO DI COMPARAZIONE • Il gruppo costruito, con strumenti statistici, per essere comparato con il gruppo di trattamento (su quest’ultimo vengono implementati gli interventi in analisi). È una soluzione che si utilizza per valutazioni d’impatto di tipo quasi-sperimentale, per cui si richiede particolare attenzione nella formazione del gruppo di comparazione, al fine di evitare differenze rilevanti e significative rispetto al gruppo di trattamento che possano sfalsare i risultati della valutazione. Per la costruzione del gruppo di comparazione in progetti quasi-sperimentali dove non avviene, per impossibilità, un’assegnazione causale, viene usata la metodologia “matched comparaison group”. Il “matched group” ha al suo interno membri con caratteristiche simili al gruppo di trattamento, ad esempio per dimensione aziendale, settore e fatturato e ricerca le stesse caratteristiche sulla popolazione di imprese per il “matched comparison group”. Si forma così il gruppo corrispondente.
  • MONETIZZAZIONE • È il processo di assegnazione di un valore monetario agli impatti generati da un’iniziativa, anche nel caso in cui non possiedano un valore di mercato. I valori utilizzati sono spesso approssimazioni (proxy) perché il valore ottenuto sarà differente in base alla metodologia utilizzata per effettuare le stime. Ad esempio, i posti di lavoro possono essere monetizzati, stimando il cambiamento netto di reddito per lo stakeholder. Lo SROI è una delle metodologie in cui si monetizza il valore dell’impatto sociale in termini finanziari.
  • IMPATTI • I risultati dei cambiamenti, riferibili alla sola attività dell’organizzazione. Gli impatti possono essere positivi e negativi, primari o secondari di lungo termine, prodotti da un intervento direttamente o indirettamente, intenzionali o non intenzionali.
  • OUTCOME • Si intendono i risultati dei cambiamenti prodotti da un intervento o da un’attività. Nella metodologia SROI, ad esempio, gli outcome sono associati al cambiamento vissuto da specifici stakeholder. I principali tipi di cambiamento possono essere non pianificati (inattesi) e pianificati (attesi), positivi e negativi.
  • OUTPUT • Si intendono i risultati, prodotti (inclusi i servizi) diretti, tangibili e misurabili delle attività realizzate dall’organizzazione o da un progetto. La misurazione degli output non è sufficiente per comprendere l’efficacia dell’intervento, che si sostanzia nell’analisi degli outcome o effetti finali generati sui beneficiari. Ad esempio nell’attività di formazione professionale, l’output è rappresentato dai partecipanti al corso che lo terminano, l’outcome a quelli tra questi che trovano effettivamente un lavoro.
  • IMPATTO SOCIALE • Effetto di ampia portata e di lungo termine che l’attività di un’organizzazione ha, dove per effetto si intende un cambiamento in termini di risposta a bisogni, conoscenze, attitudini, condizioni di vita, valori. Nello specifico l’impatto sociale rappresenta solo la porzione di cambiamento attribuibile all’attività dell’organizzazione. Quindi nel momento in cui viene misurato, deve essere depurato da: (a) ciò che sarebbe successo comunque (deadweight); (b) i risultati raggiunti da altri (alternative attribution); (c) i casi in cui i risultati vanno a rimpiazzare altri effetti positivi (displacement); (d) la diminuzione dell’effetto iniziale con il passare del tempo (drop-off); (e) conseguenze non intenzionali (sia positive sia negative).
  • INVESTIMENTO SOCIALE • La disposizione e l’utilizzo del capitale con l’obiettivo di generare valore sociale, nonché ritorni finanziari. L’investimento sociale comporta un’aspettativa di rimborso di parte o di tutto il finanziamento. Può riguardare prestiti, azioni, obbligazioni, ed è talvolta usato insieme ad altri strumenti, quali garanzie o sottoscrizioni. Come per qualsiasi altro tipo di investimento, se l’attività d’investimento va bene, i rendimenti generati possono essere principalmente reinvestiti nell’attività stessa, e in parte distribuiti come remunerazione agli investitori. Gli investitori sociali valutano l’equilibrio tra i rendimenti sociali e finanziari che si aspettano da un investimento, secondo le proprie priorità. Essi spesso accettano rendimenti finanziari inferiori, al fine di generare un maggiore impatto sociale.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.