Mondo

Il Vis si schiera contro l’attacco all’Iraq

I salesiani dicono NO alla guerra

di Redazione

A pochi anni dall?inizio del XXI secolo e del 3° Millennio la questione non è scegliere tra la pace o la guerra come soluzione delle dispute o come mezzo per garantire la prosperità e la sicurezza dei popoli ? ha affermato Antonio Raimondi, presidente del VIS, ong di riferimento del mondo salesiano ? ma bisogna comprendere che il problema ha implicazioni ben più profonde: si tratta di decidere con quali strumenti e su quali valori l?umanità vorrà porre le basi per il suo futuro.? Iraq, Ruanda, Sierra Leone, Bosnia, Kossovo, Somalia, Cecenia, Perù, Cambogia, Timor Est, Afganistan, Palestina sono solo alcuni dei luoghi ove si è combattuto nell?ultimo decennio alle cui immagini l?opinione pubblica si è assuefatta, accettando inconsapevolmente, lo stesso cambiamento del significato della parola guerra. Oggi che i conflitti siano chiamati intervento umanitario, lotta al terrorismo, giustizia infinita o azione preventiva sposta solo l?attenzione del pubblico dal fatto che si sta perpetrando un omicidio di massa in nome della sicurezza per l?umanità, mentre si attua, in realtà, un puntellamento del proprio sistema economico. “Purtroppo, non possiamo dare risposte che spieghino e giustifichino la situazione mondiale, né siamo in grado di vedere con chiarezza delle vie di uscita; – ha proseguito il presidente del VIS ? ma abbiamo la certezza le crisi internazionali post-moderne dell?era della globalizzazione non possono essere risolte con la visione ottocentesca della realpolitik: il fallimento delle strategie mondiali utilizzate sta diventando incontrollabile”. “Il problema non è soltanto dichiarare che siamo contro la guerra e che questa non serve per risolvere i conflitti, ma è comprendere che se oggi adottiamo questo strumento come arma preventiva intraprenderemo una strada senza ritorno, che inciderà nelle scelte del futuro” conclude Raimondi. Anche secondo il Vis, dunque, è urgente che le Nazioni Unite tornino a difendere il diritto inviolabile ad essere Uomo e si rendano garanti della sovranità di ogni popolo: principi indissolubili su cui si fonda la democrazia e l?esistenza del genere umano.


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