Cultura

Il Vis, la ong dei Salesiani, scrive a Ciampi

Il Volontariato Internazionale per lo sviluppo lancia un appello affinché Ciampi, "si faccia portavoce presso tutte le sedi internazionali per riallacciare i fili del dialogo"

di Paolo Manzo

Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, “si faccia portavoce presso tutte le sedi internazionali per riallacciare i fili del dialogo e per porre le basi per una pace duratura”. Questo l’appello rivolto dal Volontariato Internazionale per lo sviluppo (Vis), organismo non governativo promosso dal Centro nazionale Opere Salesiane, che ha indirizzato una lettera aperta al presidente Ciampi. “E’ solo con una politica volta alla solidarietà”, ricordano i volontari dell’organismo non governativo, “all’ampliamento dei diritti e della giustizia che si possono avere uomini liberi; è solo con il sostegno allo sviluppo, inteso come un processo più ampio, che si può provocare una crescita delle libertà per ogni essere umano e per garantire i diritti nelle società”. I volontari del Vis chiedono al Presidente della Repubblica anche che “solleciti a livello nazionale ed internazionale una risoluzione a questa spirale di odio che contrappone la ricchezza alla povertà, che spinge uomini a legiferare per l’esclusione dell’altro, che provoca il massacro in Medio Oriente, che arma le guerre in tante parti del mondo”. La passione che da “oltre quindici anni spinge i membri del Vis a lavorare nelle tante bidonville, favelas e periferie del mondo, tra cui Albania, Ecuador, Libano, Timor Est, Repubblica Domenicana, Congo, Goma e Betlemme”, fa infine auspicare ai volontari che “si possa ancora avere fiducia nella cooperazione tra le persone e tra i popoli; una cooperazione per lo sviluppo umano che possa raggiungere tutte le donne e gli uomini che abitano il nostro pianeta”.


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