Il paziente in cui si e’ verificata la mutazione del virus dell’influenza A/H1N1 era l’uomo ricoverato a Monza a fine agosto per una grave forma di polmonite. A comunicarlo e’ stato il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio sottolineando che le mutazioni del virus esistono cio’ che conta e’ la vaccinazione. “La mutazione che avviamo riscontrato e’ quella verificatasi in un paziente che abbiamo gestito 3-4 mesi fa, che era stato ricoverato a Monza per una polmonite grave da cui poi si e’ ripreso -ha sottolineato Fazio- Questa e’ la dimostrazione che il virus muta, come abbiamo sempre detto, per questo raccomandiamo la vaccinazione proprio perche’ anche se questa e’ una mutazione che poi non si e’ trasmessa e si e’ verosimilmente verificata durante la degenza, le mutazioni possono venire e solo le vaccinazioni ci proteggono da un virus incattivito da eventuali mutazioni”.
Il viceministro ha poi ricordato che la seconda cosa necessaria da fare e’ quella di realizzare una rete per le emergenze respiratorie. “E’ una cosa che abbiamo provveduto a fare, il governo ha stanziato allo scopo 25 milioni di euro per mettere in piedi una rete per le emergenze respiratorie”, ha detto Fazio ricordando che proprio per questo motivo il paziente di Monza “che ha avuto una grave sindrome respiratoria poi ce l’ha fatta. Quindi stiamo mettendo in piedi questa rete che prevede 14 centri nazionali di intesa con le Regioni. Questo e’ fondamentale. Il nostro paese si sta dotando di tutti i sistemi necessari per controbattere le fasi piu’ difficili dell’epidemia”. Quanto ai picchi di influenza, il viceministro alla Salute ha ricordato che “le pandemie procedono a focolaio. Il picco nazionale e’ la somma di picchi regionali. S’e’ stato un picco, puo’ darsi che si riverifichi un altro picco adesso che e’ arrivato il freddo, puo’ darsi a febbraio, puo’ darsi l’anno prossimo, non si puo’ fare una previsione precisa”.
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