Cultura
“Il viaggio” di Abf e Artolution da Muccia all’Uganda
Realizzato un murales di 100 metri nella zona Sae, oltre 150 persone coinvolte tra bambini, volontari, amici dell'Andrea Bocelli Foundation giunti dai paesi limitrofi ma anche lontani e tanti colori per un progetto di arte e solidarietà patrimonio dell'intera comunità. Nel campo profughi di Bidi Bidi in Uganda l'idea è quella di realizzare un'opera con lo stesso soggetto
di Redazione
Con un momento di incontro e racconto si è celebrata la conclusione del progetto di Abf Open Lab “Il viaggio”. In quattro giorni, con un ritmo serrato degno di importanti cantieri, il team capitanato da Max Frieder e composto da bambini, volontari, amici di Abf, persone della comunità che sono accorse, ha terminato il murales di oltre 100 metri. Un obiettivo raggiunto che va oltre le più rosee aspettative.
«Confidavamo nell’entusiasmo dei bambini e nella capacità di Max di trasferire loro quell’energia positiva utile ad attivarli sia dal punto di vista creativo che della partecipazione», dice Laura Biancalani, direttore generale Abf. «E così è stato. Vedere questo murales realizzato rinnova quel senso di appartenenza e di comunità che abbiamo creato con Muccia già alcuni anni fa e che la rende un posto caro al nostro cuore».
«Sono davvero impressionato per come tutti hanno lavorato a questo progetto», dice Max Frieder (nella foto con Laura Bancalani), co fondatore Artolution. «I bambini hanno collaborato, si sono confrontati e aiutati. Questo è cruciale ed è la magia dell’arte. Arte che può essere elemento di rivoluzione, soluzione e azione, per se stessi e per gli altri».
Il viaggio parte proprio dai bambini, dai piccoli artisti, che hanno contribuito alla realizzazione dei primi bozzetti e che Max ha trasformato nel progetto da realizzare suddiviso in 6 storie, 6 quadri che raccontano vari tipi di viaggio fatti di colori ed emozioni, così come di valorizzazione.
Da New York, due settimane prima, Max aveva conosciuto i bambini di Muccia in un incontro online che ha visto la partecipazione anche dei bambini di Bidi Bidi, uno dei campi profughi più grandi dell’Uganda perché l’idea è che questo muro sia uno specchio, una finestra verso Bidi Bidi e da Bidi Bidi verso Muccia perché il murales realizzato in Uganda avrà lo stesso soggetto.
La conclusione del murales a Muccia domenica 18 luglio
«Muccia accoglie questo progetto e questo murales», commenta il sindaco Mario Baroni «come un segno di continuità verso il percorso intrapreso con Andrea Bocelli Foundation qualche tempo fa. Grazie a loro i nostri bambini ma anche la comunità tutta continua a reagire con fiducia ed entusiasmo per la costruzione di un domani proficuo e di sviluppo».
A supportare il progetto anche alcune aziende amiche di Abfquali Kerakoll e Chopard.
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