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Il viaggiatore senza ticket avvisi subito il capotreno

Ferrovie: come fare per evitare di essere multati

di Redazione

Giorni fa ho preso un treno locale in orario notturno (la biglietteria della stazione era, come al solito, disattiva come il bar), cosa che faccio ogni domenica da almeno 20 anni. Nel fare il biglietto, il controllore mi ha detto che, dal 1° ottobre, ca. in casi come il mio era prevista una maggiorazione. Le mie rimostranze non sono servite a nulla. Ma se il regolamento amministrativo delle FF.SS non è legge, la sua ingnoranza (non conoscenza) è da considerarsi colpevole? Con l?obliterazione obbligatoria, le FF.SS, che avevano pubblicizzato la novità, avevano ammesso un periodo di ?tolleranza?. Si configura la pretesa di multare i passeggeri malcapitati come me, come una violazione della Costituzione, dato che le FF.SS hanno introdotto il principio che è ?fuori-legge? chi decide all?ultimo momento di servirsi di un treno partendo da una stazione con biglietteria chiusa? Esistono gli estremi per un ricorso amministrativo e legale? A. C (Mi) Da giugno le Ferrovie dello Stato hanno fissato nuove regole per l?acquisto dei biglietti a bordo dei treni metropolitani, regionali, diretti e interregionali; lo scopo è quello di abituare la clientela all?acquisto prventivo di questi biglietti che non hanno scadenza temporale e possono essere usati quindi quando serve (sulla falsa riga dei biglietti del metrò). Pertanto, chi sale sul treno sprovvisto di biglietto è comunque sanzionato. Infatti se la biglietteria era aperta paga il biglietto con una maggiorazione di 10mila lire; se, invece era chiusa, il biglietto costerà (inclusa la maggiorazione) 5mila per le tratte da 1 a 20 km, 10mila per quelle da 21 a 60 km, 15mila per quelle da 61 a 100 km. In Lombardia (dove la predisposizione di rivendite di biglietti è in ritardo) due pendolari, hanno presentato, pochi giorni fa, un esposto alle procure di Milano e di Sondrio per denunciare la situazione. Che fare quindi se si sale sul trenosprovvisti di biglietto? Bisogna avvisare subito il personale di bordo: altrimenti il biglietto sarà aggravato di una penalità di 30mila lire e di 10mila di diritto fisso. Evidentemente la soluzione scelta dalle FFSS risulta particolarmente svantaggiosa per la sua clientela, ma d?altro canto le stesse Ferrovie sostengono di aver adeguatamente provveduto ad avvisare gli utenti con manifesti sparsi nelle stazioni; come abbiamo già avuto modo di dire, il solo fatto di salire sul treno comporta l?accettazione di tutte le condizioni di trasporto previste dal fornitore del servizio, il quale è solamente tenuto a darne informazione attraverso annunci nelle stazioni e sull?orario ufficiale. Una posizione di forza (in condizioni di monopolio) che lascia poche possibilità di scelta all?utente e che andrebbe forse esercitata con minore rigore e vessatorietà.


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