Mondo

Il Veneto potenzia l’ospedale italiano di Nazareth

Per creare, grazie alle moderne tecnologie della 'telemedicina', un 'ponte sanitario' con l'Ospedale di Jenin, nei Territori palestinesi occupati

di Paolo Manzo

Dopo il ‘Progetto Nazareth’, con cui sta realizzando il potenziamento del Pronto Soccorso e della Terapia Intensiva dell’Ospedale Italiano ‘Holy Family Hospital’ di Nazareth, la Regione del Veneto sta pensando ad un ulteriore intervento per creare, grazie alle moderne tecnologie della ‘telemedicina’, un ‘ponte sanitario’ con l’Ospedale di Jenin, nei Territori palestinesi occupati. L’operazione di potenziamento in corso, realizzata con l’aiuto di altri donatori pubblici e privati, ed i possibili sviluppi futuri dell’azione di solidarieta’ del Veneto sono stati illustrati questa mattina, all’Auditorium della Casa di Riposo di Adria, dall’assessore regionale alla Cooperazione internazionale, Isi Coppola, nel corso di una conferenza stampa cui ha preso parte anche il Direttore Generale dell’Ospedale di Nazareth, Giuseppe Fraizzoli ed il Alberto Monterosso, Direttore generale dell’Ulss n. 19 di Adria che ha coordinato l’intervento seguendone gli aspetti tecnici.


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