Salute
Il veneto Paolo Rigotti a capo del NordItalian Transplant
La rete trapiantistica riunisce e coordina i centri trapianti di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Provincia Autonoma di Trento
di Redazione
Il Veneto, con il responsabile del centro trapianti di rene e pancreas dell’Azienda Ospedaliera di Padova Paolo Rigotti, torna alla guida del NordItalian Transplant, la più importante rete trapiantistica d’Italia e tra le più importanti d’Europa, che riunisce e coordina i centri trapianti di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Provincia Autonoma di Trento, che serve un’area di 19 milioni di abitanti e che nel 2010 ha visto eseguire nel suo ambito ben 1.254 trapianti d’organo.
La presidenza uscente era affidata alla Lombardia. La notizia è stata ufficializzata oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi all’Azienda Ospedaliera di Padova alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, del direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa, del direttore del Nitp Mario Scalamogna, del coordinatore del Centro Regionale Trapianti Francesco Calabrò, del direttore generale dell’Azienda patavina Adriano Cestrone e dei chirurghi trapiantisti del Centro Trapianti di Padova.
«In materia di trapianti, dove anche i minuti possono salvare una vita – ha detto Coletto – una rete efficiente che collega 129 rianimazioni, 42 unità di trapianto e 5 coordinamenti regionali è fondamentale, e la Regione Veneto è orgogliosa del riconoscimento che riceve e che credo si sia meritata, grazie allo straordinario lavoro di medici ai massimi livelli e del personale infermieristico ed alla straordinaria generosità della gente veneta e delle famiglie che hanno deciso di fare un estremo atto d’amore donando gli organi di un loro congiunto scoparso. Pur in un generale momento di difficoltà finanziaria non mancheremo di sostenere e implementare l’attività trapiantistica nella nostra Regione».
Attività che, nel 2010, ha permesso di realizzare ben 419 trapianti, resi possibili da 99 donatori. «Un record – ha detto Coletto – se si considera che l’aumento dell’età media dei donatori e un 30% di negazioni alla donazione rendono sempre più arduo il reperimento degli organi da trapiantare».
In questo quadro ha assunto un rilievo del tutto particolare il programma veneto di sviluppo del trapianto da donatore vivente, che quest’anno ha visto lievitare a 45 gli interventi di questo tipo. Molto bene in Veneto anche il procurement di organi e tessuti, che sono il 43% dell’intera area Nitp e il 27% a livello nazionale.
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