Cultura

Il Vaticano rilancia le staminali adulte

La Pontificia Accademia per la Vita sostiene il secondo Congresso Internazionale sulle cellule staminali adulte di Monaco

di Redazione

“La sfida delle cellule staminali – Adulte è meglio”. Si intitola così il contributo che l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ha inviato al secondo Congresso Internazionale sulle cellule staminali adulte, “Adult somatic stem cells: new perspectives”, in programma a Monaco dal 26 al 28 novembre. L’articolo è stato pubblicato ieri sull’“L’Osservatore Romano”. Il convegno ha il sostegno della Pontificia Accademia per la Vita, la Federazione Internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici, la Fondazione Jérôme Lejeune e il Comitato Consultativo di Etica del Principato di Monaco.

Rispetto alle cellule staminali embrionali, mons. Fisichella sottolinea che ciò che rende queste ultime hanno evidenziato profondi limiti per la loro utilizzazione terapeutica. «Al di là dei gravi problemi etici che suscitano — per poter avere queste cellule si deve distruggere l’embrione — ciò che crea seri problemi presso gli scienziati è il rifiuto che viene loro opposto dalle difese immunitarie dell’organismo nel momento in cui sono trapiantate nel paziente, fino a generare tumori».

Mons. Fisichella sostiene invece la più recente prospettiva di ricerca che si è andata sviluppando, quella sull’utilizzo di cellule staminali “adulte”, il cui prelievo “non pone nessun problema di ordine etico, non generano cancro nelle parti di trapianto e sono ben accettate dall’organismo dei pazienti”. Hanno dei limiti, “mancanza di abbondante proliferazione, di potenziale differenziazione in tutti i tipi cellulari”, ma  migliore applicabilità.

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