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Il turismo all’aria aperta piace sempre di pi

Lo dicono i dati di FAITA FederCamping

di Redazione

Ecco i dati 2006 di FAITA FederCamping che segnano una netta ripresa per il mercato italiano del turismo all?aria: ? + 240.000, gli arrivi rispetto al 2005 ? 8 milioni, i turisti per anno. ? 65 milioni, le presenze in previsione a fine stagione ? 2,5 miliardi di euro, il fatturato 2005 ? 43.000, gli addetti ai lavori ? Incoming europeo: + 4% dalla Germania (che rappresenta il 40% circa del mercato di ospiti stranieri del turismo all?aria aperta) e ? crescita del 5% della domanda di ospiti provenienti da nuovi bacini d?utenza ? 40? al giorno, la spesa pro capite del turista media. L?andamento delle prenotazioni e delle presenze, registrate in questa prima fase stagionale nel settore del turismo open air, profila per il 2006 un mercato in ripresa (+3%) rispetto all?andamento della stagione precedente. L?indagine FAITA FederCamping 2006 stima che saranno circa 240.000 gli arrivi in più, rispetto al 2005, e che faranno registrare un incremento di circa 1.300.000 presenze, in un settore che appare in netta ripresa, dopo il periodo di stasi dello scorso anno. In totale saranno, dunque, circa 8 milioni gli ospiti, per una previsione di oltre 65 milioni di presenze, che sceglieranno il contatto con la natura nei campeggi e nei villaggi turistici italiani. L?offerta open air italiana ha una capacità di circa 1,3 milioni di posti letto per giorno, distribuiti nelle 2370 aziende turistico ricettive all?aria aperta italiane che registrano un fatturato pari a 2,5 miliardi di euro, impegnando complessivamente circa 43.000 addetti. Per quel che riguarda le previsioni, rispetto al 2005, si afferma il dato positivo dell?incoming proveniente dal Nord Europa, ed in particolare la ripresa dei flussi provenienti dalla Germania (+4%). I tedeschi, infatti, dopo aver scelto negli anni passati Paesi quali la Croazia, sembrano essere tornati ad apprezzare le bellezze italiane, ma soprattutto riscoprono la qualità e la gamma dei servizi offerti. Si tratta di un dato estremamente positivo per il settore, poiché i tedeschi da soli rappresentano il 40% circa del mercato di ospiti stranieri del turismo all?aria aperta. Questo incremento dovrebbe essere accompagnato da una crescita del 5% della domanda di ospiti provenienti da nuovi bacini d?utenza. E? atteso, infatti, un aumento della domanda di ospiti provenienti dalla Danimarca, dall?Olanda e dall?Austria e dalla Svizzera che sceglieranno il Bel Paese anche durante le vacanze autunnali. Proprio la presenza di stranieri consente di avviare una destagionalizzazione in questo segmento del mercato turistico. Gli ospiti stranieri, infatti, preferiscono i periodi di bassa stagione (con inizio a fine giugno e spesso prolungata fino ad ottobre), migliorando così i coefficienti di occupazione dello spazio nelle aziende, mentre gli italiani, il cui mercato prospetta un incremento meno significativo, continuano a viaggiare a luglio e soprattutto nei primi 20 giorni di agosto. Per quel che attiene l?arco temporale: i primi scelgono di soggiornare per almeno 4/6 giorni mentre tra i secondi è più diffusa una permanenza di 6/8 giorni. La clientela è rappresentata principalmente da nuclei familiari di 3-4 persone, che richiedono sempre di più una sistemazione in strutture fisse, quali case mobili e bungalow. Questa modalità ha ormai raggiunto circa un 35% del totale della domanda. E?, invece, in netto calo la domanda di piazzole per tende (richieste solo dai più giovani) e piazzole per roulotte. La spesa media pro capite dovrebbe attestarsi a circa 40 euro al giorno in considerazione del fatto che i prezzi sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto all?anno scorso. Si fa sempre più evidente la necessità di garantire agli ospiti un buon rapporto qualità prezzo (anche come strumenti per combattere la concorrenza di Paesi con un?offerta turistica più recente ma già competitiva). Infine, è costante la crescita del numero di aziende che, accanto ai classici servizi di intrattenimento e sportivi, offrono prestazioni ed attività capaci di soddisfare ogni genere di clientela, quali ad esempio: corsi enogastronomici, tour botanici, corsi su piante officinali. ?Nonostante alcune difficoltà normative, che il nostro settore incontra, siamo molto soddisfatti del trend registrato in questa prima parte della stagione.? ? Questo il primo commento di Maurizio Vianello, Presidente di FAITA FederCamping. Tra gli ostacoli legislativi, si segnala, ad esempio, il caso della Regione Sardegna che nei propri Piani Paesaggistici Regionali ha previsto l?allontanamento dei campeggi dalle coste e che, considerando i campeggi strutture precarie e provvisorie, ne prevede lo smantellamento a fine stagione.


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