Sostenibilità
Il Terzo settore si mette in discussione a “Fa’ la cosa giusta!”
Massimo Cirri propone 10 domande irriverenti ai rappresentanti di Ctm, Caes, Legacoop e Etica Sgr
?Il mondo dell?economia etica è destinata a un mercato di nicchia??. ?E se arriva la concorrenza cosa succede nel terzo settore??. ?Come sono i rapporti tra i vari elementi della catena di produzione del commercio equo? Sempre etici??. ?E quando un volontario vi chiede un contratto?? ?E? sostenibile il vostro stile di lavoro??. Sono solo alcune delle domande ?irriverenti? che Massimo Cirri (Caterpillar Radio 2) ha rivolto oggi pomeriggio ad alcuni esponenti del mondo del no profit a ?Fa? la cosa giusta!?. Gianni Fortunati del Consorzio Caes, Felice Romeo di Legacoop Lombardia, Giovanni Gerola di Ctm, Ottavio Rube dell?azienda agricola e biologica Valleunita e Mauro Maggiolaro di Etica Sgr: questi i protagonisti dell?incontro che hanno dovuto rispondere al fuoco di fila di domande di Cirri.
Domande scomode, appunto, per riflettere e fare riflettere su terzo settore e dintorni. E ?i nodi? sono venuti al ?pettine? (questo, appunto, il titolo dell?evento), Prima di tutto la costruzione dei prezzi: prezzi più alti, in certi casi (non per le assicurazioni e per i prodotti bancari), ma ?giusti nella rapporti con produttori e consumatori? spiega Gerola di Ctm. Poi il lavoro: non solo volontari, ma professionisti regolarmente assunti perché ci vuole stabilità: sembra essere il messaggio. ?Ma per fare questo ? continua Gerola ? bisogna essere sostenibili economicamente, e quindi crescere come Ctm?. Per le Coop, il problema non si pone: ?se non ci sono le condizioni, la cooperativa chiude: se non o facciamo noi?. ?Ma il vero problema – spiega Maggiolaro di Etica Sgr ? è che spesso non concepiamo il lavoro in modo sostenibile, lo confondiamo spesso con la nostra vita privata?. Nuovi quesiti per il terzo settore.
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