Non profit
Il Terzo settore lombardo riparte con Cooperfidi Italia
Dal confidi dell’Alleanza delle cooperative un sistema di strumenti di garanzia e fondi di copertura per sostenere il privato sociale della regione
«Per ripartire dopo la pandemia l’Italia avrà bisogno più che mai del Terzo settore e dei suoi valori: solidarietà, cura delle persone più fragili, responsabilità, imprese fondate sul mutualismo e la costruzione di bene comune».
Così Mauro Frangi, presidente di Cooperfidi Italia, il confidi dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, spiega il senso dell’iniziativa “Sostegno al Terzo Settore”.
Un’operazione finanziaria molto innovativa promossa con Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo, Csvnet Lombardia, Fondazione Onc, Fondazione Peppino Vismara e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore. Un impegno congiunto di una rete di soggetti sociali che insieme, attraverso un sistema originale di strumenti di garanzia e fondi di copertura, vogliono sostenere l’erogazione di 30 milioni di euro di finanziamenti agevolati e supportare l’accesso al credito degli enti del Terzo settore attivi in Lombardia e nelle province piemontesi di Novara e del Verbano Cusio Ossola.
Dare credito e fiducia alle organizzazioni e alle imprese del Terzo settore significa contribuire al futuro del nostro Paese
Mauro Frangi
Per Frangi infatti «dare credito e fiducia alle organizzazioni e alle imprese del Terzo settore significa contribuire al futuro del nostro Paese. Per queste ragioni abbiamo voluto partecipare al progetto: per dotare soggetti strategici per il futuro della liquidità e dei mezzi finanziari necessari a fare al meglio il proprio mestiere: sostenere la coesione sociale e lo sviluppo in un tempo così difficile».
Una proposta che si rivolge principalmente ad un ecosistema lombardo fatto di 50mila organizzazioni (15,7% sul dato nazionale) 180mila dipendenti (22,8%) e circa 1 milione di volontari attivi (18,3%). Nel concreto le organizzazioni possono beneficiare di un finanziamento da Intesa Sanpaolo, per importi compresi tra 30mila e 500mila euro, della durata massima di 56 mesi, 18 mesi di preammortamento e a tassi agevolati, con copertura dei costi per la garanzia e di una parte degli interessi sostenuti. Lo strumento, avviato nel luglio 2020, si appresta ad essere prorogato sino al prossimo 30 settembre.
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