Non profit

Il terremoto esce dalle prime pagine

Ridimensionati gli approfondimenti in attesa delle misure per la ricostruzione

di Franco Bomprezzi

I giornali cominciano a ridurre l’impegno informativo sul terremoto, ancor prima che siano state prese decisioni certe per la ricostruzione, e nel pieno dell’emergenza degli sfollati. Tiene banco la vicenda di Santoro…

Oggi la rassegna stampa si occupa anche di:

 

 

Il terremoto oggi sparisce dalla prima pagina del CORREIRE DELLA SERA. L’unico accenno, indiretto, è nel fondo di Aldo Grasso “La finta riparazione di Santoro” che riferito alla puntata di ieri di Annozero dice: «In questi casi…non si sa mai se il rattoppo è peggio del buco». All’interno l’Abruzzo si “prende” pagina 8 e 9. Il premier ieri a Poggio Picenze insieme al ministro Gelmini per l’inaugurazione della prima scuola in una tendopoli promette: «Prima che ritorni il freddo dell’autunno, chiuderemo le tendopoli e troveremo un alloggio a tutti gli abruzzesi, le nuove case saranno supersicure». E ancora. «Chi vorrà ricostruire la propria casa, là dove era o nelle vicinanze o anche da un’altra parte potrà contare sull’aiuto dello Stato», che garantirà un terzo della cifra, il 33%. Un terzo invece sarà a carico dei proprietari e «un altro terzo verrà elargito con mutui agevolati con tassi massimi al 4%». Sacconi oggi intanto firmerà l’accordo definitivo con la Regione sulla ripartizione degli ammortizzatori sociali in deroga: 8 miliardi in un biennio. A pag. 9 il CORRIERE riserva l’apertura al dossier segreto della protezione civile che nel 2005 censì gli edifici e che annunciava il disastro. La scuola elementare De Amicis, per esempio, aveva un grado di resistenza in caso di scosse dello 0,099, praticamente nullo. Il dossier è stato acquisito dalla procura dell’Aquila.
Infine il capitolo ricostruzione. “Dal 5 per mille alla benzina, i conti del governo”. Spiega Sergio Rizzo che in mancanza di una stima dei costi ci sono solo due punti fermi: il no di Tremonti ad allentare la tenuta dei conti pubblici e il no di Berlusconi all’aumento delle tasse. I fondi da cui il governo potrebbe (in parte) attingere sono il Fondo imprevisti (disponibili ancora 150 milioni), il Fondo infrastrutture (dotazione di 16 miliardi) e il Fondo strategico presso la Presidenza del consiglio (9 miliardi). Poi rimangono aperte diverse altre ipotesi: il rincaro della benzina e il capitolo spinoso del 5 per mille. Pare rimossa invece la tassa sui ricchi. Mentre sempre secondo il CORRIERE rimarrebbe in piedi l’ipotesi di una una tantum.

“Ancora scossi, controlli sulle dighe”: il terremoto è sempre in prima ma è sceso in taglio centrale su LA REPUBBLICA. Tre pagine interne per raccontare la visita lampo di Berlusconi e le sue promesse: «entro l’estate alloggi per tutti». Il premier è tornato – assieme al ministro Gelmini – per l’inaugurazione di una tenda-scuola. «Il governo non intende costruire né baraccopoli né tendopoli. Prima che cominci il freddo dell’autunno vorremmo chiudere le tendopoli. Chi vorrà costruirsi la propria casa avrà il sostegno dello Stato con mutui fino al 50% del valore degli immobili a un tasso del 4%». Insomma dopo il premier operaio, il premier banchiere. In appoggio si riferisce la situazione delle dighe di Campotosto: “osservate speciali” perché al di sotto c’è una faglia sismica. Bertolaso dice di non essere preoccupato. La terza pagina è dedicata alla ricostruzione e alle ipotesi per raccogliere risorse. Non è ancora stata presa alcuna decisione definitiva (oggi alle 17 la riunione del Cdm). In campo ancora le ipotesi dei giorni scorsi. Fra cui quella del 5 per mille (con la variante di aggiungere una casella, fatalmente in concorrenza con i versamenti al volontariato). Contro l’ipotesi 5 per mille si è schierata anche la Cgil,  a favore dell’8 per mille una nota di Lavoce.info. R2 fa un bel focus sullo psicologo sotto la tenda: “Terremoto quando le crepe sono nell’anima”. Ovvero i problemi relazionali che si scatenano con le scosse sismiche. Tutti parlano all’imperfetto (ero un’impiegata), qualcuno si chiede : «posso ancora sgridare le mie figlie?». Ansia e senso d’impotenza nei giorni dopo il terremoto. La ricostruzione più difficile è quella dello spirito di una popolazione traumatizzata. Il ruolo del volontariato che si occupa di psicologia.

IL GIORNALE apre l’odierna edizione con una foto di Michele Santoro e con il titolo “Sempre più squilibrato” per commentare la puntata di ieri di “Annozero” che «doveva riequilibrare l’inchiesta faziosa sul terremoto ma che si trasforma in un attacco violento al GIORNALE e ai suoi lettori. Santoro irride il direttore generale della Rai. La beffa delle vignette di Vauro». Al caso IL GIORNALE dedica quattro pagine. Emanuela Fontana fa la cronaca della giornata della redazione che prepara la trasmissione nel suo ufficio «un fortino in cui è difficile aprire una breccia». Poi la cronaca si sposta al teatro delle Vittorie «in cui si può entrare e dove si chiarisce che la chiave della trasmissione sarà il contrattacco. Arriva La delegata della Protezione civile che rifiuta il trucco e va in scena con il suo viso stanco e due figuranti a farle il tifo». A Michele Brambilla l’onere e l’onore di difendere i lettori del GIORNALE definiti da Santoro dei poveretti e di chiarire che «IL GIORNALE non ha difeso la libertà di pubblicare le vignette che offendono l’islam». Brambilla dà conto della puntata di Annozero. «Qui sta la truffa di ieri. Santoro mente senza vergogna quando dice «noi non abbiamo mai messo in dubbio l’efficienza e la velocità dei soccorsi, ma abbiamo voluto parlare della prevenzione». E’ una truffa – continua Brambilla – perché la puntata riparatrice mette sotto accusa le case costruite male, ma quella scorsa non si parlava dei mancati controlli nell’arco di 50 anni. Santoro ha fatto credere ai telespettatori che la puntata scorsa abbia parlato non dei soccorsi, ma della prevenzione e allora giù critiche al piano casa». Oibò Begnini è con il Premier. Un box a pag. 3 riporta le dichiarazioni del comico toscano «in Italia si può dire di tutto» che IL GIORNALE sottolinea in linea con quanto ripete spesso Berlusconi a proposito di supposte censure alla satira. A Pag. 6 IL GIORNALE lancia il caso dei “Furbettti delle tende” e scrive «Una casta di 170 persone ha la capanna in tela blu della protezione civile destinata esclusivamente ai campi ufficiali. Tra favoritismi e amicizie, una storia di ordinari privilegi». Lo “scandalo” si riferisce alla tende della Protezione civile impiantate in giardini privati che sarebbero arrivate grazie a favoritismi. Il caso è ridimensionato alla fine del pezzo quando l’inviato Chiocci intervista Zac, responsabile del campo di san Vittorino che dice «Era l’emergenza delle prime ore quando al campo non riuscivamo ad ospitare tutti. Ci siamo fidati di quanto ci veniva detto. Solo quando saranno completate le perizie potremo togliere le tende a chi non ne ha bisogno».

La copertina e le prima cinque pagine del MANIFESTO trattano del terremoto. Arianna Di Genova firma il reportage dai dintorni dell’Aquila, da Fossa a Bominaco, per valutare lo stato di salute di alcuni capolavori dell’arte medioevale abruzzese. Secondo la soprintendente dei beni culturali d’Abruzzo, Anna Maria Reggiani, ogni ramo del patrimonio artistico risulta danneggiato  e circa il 90% è inagibile.   Michele Longo è invece a Pescomaggiore “Un paese ignorato ancora senza tende”. «Sono da oltre una settimana senza acqua corrente, senza docce, senza stufe, ammassate in appena tre tende e senza una mensa. È la triste realtà  a cui si stanno ormai abituando gli abitanti di Pescomaggiore, piccolo paese di montagna di 40 anime ad appena 10 chilometri dall’Aquila…La storia di questo paese è probabilmente il simbolo della lentezza e della cattiva organizzazione dei soccorsi susseguenti al sisma». IL MANIFESTO insiste sulle falle degli aiuti anche a pag 4 dove si dà conto «solo sei vigili del fuoco  presidiano l’ospedale San salvatore e le sue macerie, fondamentali per la ricerca delle responsabilità». Infine “Santoro” che “non ripara”: secondo il quotidiano comunista il conduttore non fa marcia indietro. Mentre il Pdl attacca: uso privato della Tv.

Il terremoto è uscito dalla prima pagina del SOLE24ORE. E questa è la prima segnalazione. A pagina 3 si rimedia, parlando er lo più del provvedimenti del governo per reperire i fondi necessari al post emergenza. Per il SOLE l’ipotesi 5 per mille non sarà cassata, invece potrebbe definitivamente cadere quella sulla tassazione dei redditi alti. L’idea dell’esecutivo è però chira già dai primi provvedimenti di cui si parla: dare la precedenza all’«orgolio» e allo spirito di iniziativa degli abruzzesi, con l’aiuto statale del 33% a chi vorrà ricostruire e i mutui a tasso agevolato del 4% fino al 50% della spesa.

Il Primo Piano di ITALIA OGGi è dedicato alla guerra di numeri relativa all’aliquota da applicare al rientro dei capitali e alle altre ipotesi per reperire fondi da destinare all’emergenza Abruzzo. Per quanto riguarda lo scudo fiscale sul rientro dei capitali, si sta cercando di rendere più appetibile il piano di rientro e i velocizzare la sua realizzazione puntando su una diminuzione dell’aliquota. Dal 10% iniziale, cifra che circolava insistentemente nei giorni scorsi, si passerebbe a un’aliquota intorno al 5-7%. Lo conferma anche Gianfranco Conte, presidente della commissione finanze di Montecitorio, che interpellato da ITALIA OGGI, ha dichiarato di ritenere troppo elevata un’aliquota del 10%. Altra novità sul piatto,  è l’aumento dell’accisa sulle sigarette. Si tratterebbe, sostiene Italia Oggi, di far salire l’aliquota  attualmente fissata al 58,5 %. I monopoli di Stato, che hanno consegnato a Tremonti un pacchetto di possibilità per raggranellare risorse, stimano che ogni punto percentuale in più di accisa sui tabacchi possa garantire 2000 milioni di euro.
Ogni decisione, in ogni modo, è rinviata alla prossima settimana quando il governo alzerà il velo sul decreto. Per quanto riguarda le iniziative  per la ricostruzione, nella sezione IL PUNTO DELLA NORMALITA’, si apprende che ieri, a Poggio Picenze,  è stata inaugurata la prima scuola da campo per i bambini della materna e delle elementari. Unioncamere invece, ha dato via libera per l’attivazione di un fondo speciale di solidarietà  che servirà a finanziare misure straordinarie di sostegno per accelerare la ripresa dell’attività economica. Le risorse raccolte dalle singole camere di commercio italiane, verranno direttamente messe a disposizione delle Camere di Commercio abruzzesi.

L’Abruzzo ottiene ancora una volta l’apertura su AVVENIRE: “Obiettivo d’autunno: via dalle tendopoli” e le pagine fino alla 7. L’attenzione è puntata sulla progettualità futura, secondo due filoni: la prima entra nel vivo dell’inchiesta della procura con i controlli a tappeto e la seconda è quella della reperibilità dei fondi per la ricostruzione. Esula, l’intervista allo scrittore brianzolo Eugenio Corti, che ha trascorso in Abruzzo parte della seconda guerra mondiale e ricorda le «virtù bibliche e omeriche» dei suoi abitanti. “Il premier rivela: la Lega era pronta a farci cadere”. Berlusconi rivela che se fosse passato l’election day il Carroccio avrebbe fatto cadere il governo: «Io ho tre lavori, il primo è far uscire il paese dalla crisi economica, il secondo è la ricostruzione in Abruzzo e il terzo è far fare all’Italia bella figura al G8. In una situazione come questa potevamo avere una crisi di governo?». Parla per chiarire, per spiegare che la sua è stata una scelta di responsabilità, e la frecciatina a Fini: «Mi dispiace che altri interpretino come debolezza» questa scelta. La decisione ormai è presa: niente election day e mini accorpamento referendum ballottaggio il 21 giugno.

“Ricostruiremo senza nuove tasse” titola oggi LA STAMPA nell’apertura di un servizio di quattro pagine dedicato al terremoto. Nessun titolo invece in prima pagina sull’Abruzzo, a parte tre righe di articolo di fondo sul problema sicurezza degli edifici. In primo piano le dichiarazioni del premier Berlusconi, che ha promesso che l’uso della leva fiscale sarà l’ultima ratio per finanziare la ricostruzione. Se dopo il terremoto in Umbria la ricostruzione fu finanziata da istituzioni pubbliche e privati (allora si attivò uno sgravio dell’Irpef) ora il governo pensa soprattutto di coinvolgere le banche: chi deve ricostruire e ristrutturare, ha spiegato il premier, «avrà il 33% a fondo perduto» e poi «mutui a tasso agevolato fino alla metà del valore dell’immobile». Non si parla su LA STAMPA del 5 per mille. Per la ricostruzione vera e propria il premier ha detto che c’è il superfondo attivato a Palazzo Chigi, 9 miliardi di euro non immediatamente spendibili ma attivabili, almeno in parte, entro un anno. In un “Retroscena” sulla sicurezza LA STAMPA recupera il dossier dell’ex capo della protezione civile Franco Barberi che dieci anni fa aveva fornito lo stato dell’arte degli edifici abruzzesi e lanciato l’allarme sulla necessità di correre ai ripari, ma da allora poco o nulla è stato fatto e la Regione risponde che toccava ai proprietari mettere a norma gli edifici. In un reportage infine LA STAMPA racconta la vita delle parrocchie sotto le tende: una sola chiesa in tutta l’Aquila è rimasta agibile, prima del sisma erano 99.

 

E inoltre sui giornali di oggi:

CONSUMI VERDI

CORRIERE DELLA SERA –  Il focus di oggi si occupa del boom dei prodotti riciclati. Mobili, scarpe, cellulare, lampade. Il mercato cresce. Nell’Europa a 15 si ricicla il 54% della spazzatura e se ne manda all’inceneritore quasi il 18%. Il resto va in discarica. «Le aziende italiane stanno cominciando ad interessarsi a una nuova grande frontiera – spiega Ermete Realacci, deputato Pd e presidente onorario di Legambiente – l’incrocio fra qualità  e design propri del Made in Italy  e i comportamenti virtuosi nella produzione. Chi avrebbe mai pensato, solo dieci anni fa, che la Fiat potesse acquisire un terzo della Chrysler praticamente a costo zero  perché è un’azienda portatrice di tecnologie a bassissimo impatto ambientale su automobili di piccola cilindrata  che hanno anche un marchio di qualità e di design?».

 

PIRATI

AVVENIRE – L’Italia non seguirà la via americana né quella francese per liberare l’equipaggio del Buccaneer, l’imbarcazione sequestrata in acque somale. Cercherà piuttosto di trattare. Ieri c’è stato un nuovo contatto telefonico tra l’armatore Claudio Bartolotti e il comandante del rimorchiatore, Mario Iarlori: i 10 membri italiani sequestrati e i loro 6 colleghi (5 romeni e un croato) sono tutti in buona salute. Intanto gli Usa sembrano muoversi con decisione sul fronte antipirateria. Il Dipartimento di stato ha annunciato un piano che prevede, tra i suoi punti, il congelamento dei beni dei banditi.

 

CECENIA

SOLE24ORE – Notizia importante cui il SOLE dà il giusto peso: dopo dieci anni la Russia ha annunciato ieri la fine delle «operazioni antiterroristiche» nella piccola repubblica di Cecenia, «non importa il prezzo pagato e non importa in che mani viene affidata», nota il pezzo. Ora la Russia dice al mondo che ha «risolto il problema», il presidente filo-russo e musulmano Kadyrov (solo 32 anni) esulta, ma è tutta una farsa: la Cecenia «è stata stabilizzata con la forza, non è una terra di pace», scrive il SOLE, i capi dei clan ribelli sono stati assassinati uno a uno ma la loro famiglia è pronta a vendicarsi, «in Cecenia un clan non considererà mai chiusa la catena d vendette innescata da un omicidio», inoltre i vicini Dagestan e Inguscetia hanno visto espatriare molti nemici di Mosca. Infine la Cecenia è poverissima, e la disoccupazione tocca il 50%.

 

EDITORIA

AVVENIRE – “Editoria, serve il rilancio per un settore cruciale”. Il bilancio di Carlo Malinconico, presidente della Fieg, al consueto appuntamento dell’assemblea annuale, è desolante: «Un 2008 difficilissimo, delle prospettive ancor più negative per il 2009», che andrà ad attenuarsi solo nel 2010. In otto anni è scesa la spesa delle famiglie per giornali e libri dall’1,79 all’1,54% e i ricavi delle imprese editrici sono calati del 30%. Al governo, gli editori chiedono misure per sostenere le imprese e consentire di programmare il futuro. Immediata la risposta del governo, per bocca di Bonaiuti, che ha indicato nella «difesa dei posti di lavoro» la prima priorità. Da qui la necessità di aprire un tavolo col ministro del Welfare Maurizio Sacconi.

 

MINORI A LAMPEDUSA

IL MANIFESTO– Nelle ultime ore sono giunti sull’isola oltre 300 immigrati a bordo di 3 imbarcazioni. Save the Children ha lanciato l’allarme: di oltre il 50% dei minori giunti sull’isola  fra il maggio 2008 e il febbraio 2009 si sono perse le tracce. Più di mille ragazzi sono infatti fuggiti dai centri di accoglienza siciliani ai quali erano stati indirizzati. In totale gli arrivi di immigrati clandestini via mare hanno raggiunto quota 20.455 nel 2007 e 36.952 nel 2008.

 

SANITA’

LA STAMPA – “Sanità in rosso per colpa di chi non si cura”. Un’inchiesta rivela che i pazienti non seguono le prescrizioni dei medici, e il 30% della spesa ospedaliera se ne va per nuovi esami. Di «rapporto scorretto» e «legame mancato» fra medici e pazienti si parlerà oggi all’Irccs, istituto ortopedico Galeazzi di Milano in un convegno tra specialisti, medici di base e personale ospedaliero. Dall’inchiesta de LA STAMPA emerge come sia proprio una relazione sfilacciata tra medico e paziente all’origine di cure discontinue che provocano ulteriori costi in termini di ricoveri ospedalieri e nuovi esami.

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