Cultura

Il Tenco apre ai giovani

Torna a Sanremo la Rassegna della canzone d'autore: tre giorni di cultura non profit

di Silvano Rubino

Si riapre il sipario sulla canzone d’autore. Da giovedì 6 a sabato 9 il Teatro Ariston di Sanremo dà voce alla canzone di qualità, con il Premio Tenco. Il palco è lo stesso di quello del “Festivalone”. Ma la distanza è siderale. Da un lato una manifestazione ormai diventata eminentemente televisiva, tanto che la cosa che conta di più non sono le canzoni, ma chi le presenta. Dall’altro una rassegna che mette al centro la canzone, quella di qualità, quella che ha un pubblico anche senza telecomando. Da un lato una kermesse che è soprattutto un business che fa gola a pubblicitari, discografici, media, dall’altro un momento di cultura totalmente non profit.


Eh sì, perché la Rassegna della canzone d’autore (così si chiama “ufficialmente” quello che ormai per gli affezionati è semplicemente “il Tenco”) è frutto dell’impegno di un ente non profit, il Club Tenco. Come si legge nella presentazione del sito ufficiale, «il Club, fondato a Sanremo nel 1972 da un gruppo di appassionati, opera senza scopo di lucro, in assoluta e riconosciuta autonomia dall’industria musicale. Ogni eventuale introito, non necessario alla vita del Club, è devoluto ad opere di solidarietà civile. Tutti gli operatori del Club lavorano disinteressatamente, senza alcun compenso». Anche gli artisti che partecipano, lo fanno a titolo gratuito.

Lontano dalle logiche commerciali, il Tenco può permettersi (e lo fa da sempre) di sperimentare, lasciando spazio sul palco a molti giovani, in una sorta di ricognizione sulla canzone d’autore di oggi ma anche di domani.
Oltre alle Luci della Centrale Elettrica (Targa Tenco per la migliior opera prima con “Canzoni da spiaggia deturpata”), troveranno spazio molti altri artisti esordienti o quasi. Si tratta di Banda Elastica Pellizza, Cordepazze, Ettore Giuradei e Jang Senato, ma anche di Giovanni Block, sul quale il Club punta molto avendolo già ospitato lo scorso anno, e di Ascanio Celestini, che ovviamente esordiente è solo in campo musicale.
Le nuove generazioni saranno rappresentate inoltre da due rapper italiani che il Tenco ritiene i più interessanti e creativi, Caparezza (nella foto) e Frankie Hi nrg.

Fra gli altri artisti presenti, Milton Nascimento, cui andrà il Premio Tenco, per la qualità e la ricercatezza delle sue composizioni, che si abbinano a uno spiccato ed originale talento come interprete. Il Premio Tenco all’operatore culturale sarà invece assegnato a Joan Molas, manager e motore organizzativo di quasi tutta la canzone d’autore catalana, che ha contributo in modo determinante a portare ad un grande riconoscimento a livello internazionale.
Jimmy Villotti, storico chitarrista di Paolo Conte, di Francesco Guccini e di molti altri artisti, riceverà il Premio “I Suoni della canzone”, destinato ai musicisti che meglio hanno hanno saputo valorizzare l’opera dei cantautori.
Questi riconoscimenti sono decisi direttamente dal Club Tenco, a differenza delle Targhe Tenco per i migliori dischi dell’anno, decretate invece dalla più vasta e rappresentativa giuria di giornalisti esistente in Italia. Saranno sul palco dell’Ariston i quattro vincitori delle stesse, ovvero Baustelle (“Album dell’anno” con “Amen”), Davide Van De Sfroos (“Album in dialetto” con “Pica!”), Eugenio Finardi (miglior interprete con “Il cantante al microfono. Eugenio Finardi interpreta Vladimir Vysotzky” realizzato con Sentieri Selvaggi e Carlo Boccadoro).

Il Tenco riserverà poi dei tributi a due grandi amici del Club recentemente scomparsi, entrambi già Premi Tenco come operatori culturali. Uno è Sergio Bardotti, che sarà omaggiato da Sergio Cammariere, Carlo Fava, Massimo Ranieri e Stefano Bollani. Quest’ultimo è un habitué della tre giorni sanremese, ma per la prima volta viene invitato non come pianista accompagnatore o intrattenitore, ma espressamente in qualità di interprete, a modo suo, di canzoni d’autore. L’altro amico che sarà ricordato è Franco Lucà. Per farlo è stato chiamato Gipo Farassino, che a Torino ha legato il suo nome a Lucà ed è un nome storico che per la prima volta arriva alla Rassegna.
Ci sono infine alcuni graditi ritorni, quelli di Marco Ongaro, di Moni Ovadia, di Alberto Patrucco (stavolta non come “tappabuchi” ma come interprete e coautore di un lavoro su Georges Brassens in italiano) e Roberto Vecchioni, recordman assoluto di presenze al Tenco, che da un paio d’anni mancava in Rassegna.

Ecco il calendario delle serate, con gli artisti elencati in ordine alfabetico:
Giovedì 6 novembre – Sergio Cammariere, Cordepazze, Gipo Farassino, Carlo Fava, Jang Senato, Le Luci della Centrale Elettrica, Milton Nascimento, Massimo Ranieri.
Venerdì 7 novembre – Baustelle, Giovanni Block, Caparezza, Ascanio Celestini, Ettore Giuradei, Marco Ongaro, Alberto Patrucco. Premiazione di Joan Molas.
Sabato 8 novembre – Banda Elastica Pellizza, Stefano Bollani, Eugenio Finardi, Frankie Hi nrg, Moni Ovadia, Davide Van De Sfroos, Roberto Vecchioni. Premiazione di Jimmy Villotti.

Scaricabile in allegato il ricco programma di mostre ed eventi collaterali

www.clubtenco.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA