Cultura

Il Teatro Valle occupato vince l’Euro-med award 2012

Al collettivo italiano l'ambito premio internazionale promosso dalle fondazioni Anne Lindh e Mediterraneo. "Promuovono contemporaneamente arte e impegno civile", la motivazione

di Daniele Biella

L’edizione 2012 del Premio Euromediterraneo per il dialogo tra le culture parla italiano: i vincitori sono i lavoratori autogestiti del Teatro Valle occupato di Roma. L’Euro-med award non è un riconoscimento da poco, essendo uno dei più prestigiosi premi internazionali assegnato da Anna Lindh Foundation, Fondazione Mediterraneo e svariati enti della società civile che da sette anni riconosce lo sforzo di individui e organizzazioni nel promuovere il dialogo interculturale. “Il teatro Valle occupato ha avuto la maggioranza dei volti per la propria capacità, attraverso la creazione della Fondazione Teatro Valle bene comune, di unire l’arte e lo spazio per l‘impegno civile”, si legge nelle motivazioni che hanno portato alla scelta del vincitore, “ dato che gli artisti del teatro hanno scelto di preservare la cultura come diritto primario e accessibile a tutti rifiutando i tagli alle politiche culturali italiano e occupando il teatro stesso, scongiurandone la chiusura”.

 

Alla cerimonia di premiazione dell’11 novembre a Nicosia, Cipro, hanno assistito due persone dello staff del Teatro Valle occupato, Sylvia De Fanti e Simona Senzacqua. Il secondo posto del premio è andato all’ente egiziano Adew, Associazione per lo sviluppo e la promozione delle donne, che vuole alleviar ela povertà di alcune parti del proprio paese sradicamento le differenze culturali e la disuguaglianza di genere. Sul terzo gradino del podio è salito invece Ipcri, Centro israelo-palestinese per la ricerca e l’informazione, che promuove idee e soluzioni pratiche per tentare di risolvere il conflitto in atto da più di 60 anni in quella zona.

 

Al quarto posto si è classificata l’associazione greca Symβiosis, che lavora per promuovere l’educazione e l’informazione per tutti, mentre al quinto e al sesto si sono collocati l’egiziano Reem Kassem, che ha istituito nel 2001 l’associazione ‘Agora per l’arte e la cultura’, e il marocchino Mounir Bensalah, blogger e attivista politico membro di diversi enti non governativi e del consiglio nazionale di Omdh, Organizzazione marocchino per i diritti umani.

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