Animali
Il Tar grazia l’orsa Kj1, ma solo per ora
Gli animalisti della Lav sono soddisfatti per il risultato delle diffide contro l’uccisione decisa dal presidente della provincia autonoma di Trento. In Trentino luglio è stato un mese segnato da due incidenti: ai primi di luglio mamma orsa con i suoi cuccioli a Molveno ha incrociato il sentiero con una donna e i suoi figli; pochi giorni fa un turista francese correndo nel bosco è stato ferito da un orso a Dro a nord del lago di Garda
Mamma orsa Kj1 e i suoi cuccioli sono salvi, per il momento, solo grazie alle diverse diffide presentate dalla Lega anti vivisezione – Lav e oggi grazie al provvedimento del presidente del Tar in risposta all’istanza presentata dalla Lega antivivisezionista – Leal.
«Soddisfatti di questo primo temporaneo, salvifico risultato: ci permette di continuare a lavorare per fermare definitivamente, grazie al nostro ricorso al Tar, l’uccisione dell’orsa Kj1» ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici di Lav.
Perche non si agisce per la convivenza uomini-orsi?
Ma gli animalisti non si fermano alla soddisfazione e sottolineano ci sia qualcosa che non torna ed è un aspetto non di poco conto: «Perché, nonostante la nostra istanza, il presidente della Provincia autonoma di Trento e i sindaci dei Comuni delle zone interessate non hanno ancora interdetto l’area dove si trovano le mamme orse con loro cuccioli, esattamente come viene fatto in altri Parchi in Italia e all’estero?» aggiunge Vitturi.
Che chiosa: «Viene da pensare che l’unica urgenza dell’amministrazione trentina sia quella di favorire gli scontri con i plantigradi e fare fuori gli orsi, a qualunque costo».
L’opzione rifugio in Romania
Nei giorni scorsi dagli stessi animalisti veniva prospettata anche una soluzione che non prevedeva la soppressione dell’animale. «Il rifugio “Millions of friend” in Romania, quello che si era reso disponibile ad accogliere l’orsa JJ4, è pronto ad accogliere Kj1. Li abbiamo sentiti e hanno risposto positivamente con entusiasmo, perché l’orsa deve essere salvata!», dichiarava solo pochi giorni fa Massimo Vitturi.
Da notare che a maggio scorso l’assessore provinciale Failoni dava notizia che in autunno JJ4 sarà trasferita nel rifugio Alternative Wolf and Bear Park situato nella foresta nera in Germania.
Per la sicurezza di turisti e residenti, inoltre l’organizzazione animalista chiedeva l’immediata interdizione temporanea dei sentieri nelle aree dove si trovano le mamme con cuccioli, come – sottolineava una nota – avviene già nel Parco nazionale d’Abruzzo e nei più grandi parchi nazionali all’estero in casi del genere.
Cancellato il progetto di informazione
Per la Lav, del resto, non è un caso che quest’anno non ci siano più i volontari del progetto Bears Ambassador che, in collaborazione con il Parco Adamello Brenta, accoglievano i numerosi turisti e cittadini che vogliono godere della natura e delle montagne Trentine.
«Il progetto di informazione e formazione che portavamo avanti da anni e che avremmo voluto implementare anche in altre aree, è stato cancellato per volontà dello stesso Parco che, è opportuno ricordarlo, è ente funzionale della stessa Provincia di Trento», sottolinea Lav.
In apertura Photo by Federico Di Dio photography on Unsplash
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