Non profit

Il taglio? Ecco cosa significa

Quale l’incidenza sui proventi delle Organizzazioni Non Profit? A rispondere l'Istituto Italiano delle donazioni

di Redazione

Mentre il nuovo ddl di stabilità (ex legge Finanziaria) sta percorrendo l’iter di approvazione di Camera e Senato, sono molte le polemiche e le preoccupazioni che si rincorrono all’interno del Terzo settore italiano in merito ai tagli al 5 per mille, rifinanziato per il 2011 solo per 100 (anziché 400!) milioni di euro.

Infatti il 5 per mille, nonostante i ritardi nelle erogazioni e il suo stato precario a ogni approvazione di Finanziaria, si è confermato nel tempo uno strumento su cui praticamente la totalità delle Organizzazioni Non Profit italiane (90%) fa affidamento.

Questo dato, emerso nel corso dell’ultima edizione dell’indagine “La generosità batte la crisi? Rilevazione giugno 2010” realizzata dall’Osservatorio di sostegno al Non Profit Sociale dell’Istituto Italiano della Donazione, incrociato con il dato che riflette l’incidenza della misura del 5 per mille sul totale delle entrate delle Organizzazioni non Profit fa comprendere in modo preoccupante il tenore del danno arrecato all’intero Terzo settore.

Dall’indagine emerge infatti che ben il 52% delle Organizzazioni italiane attribuisce agli introiti derivanti dal 5 per mille un’incidenza maggiore del 5% sul totale dei propri proventi. Di questa percentuale (52%), il 18% segnala un’incidenza degli introiti 5 per mille superiore al 15% del totale delle proprie entrate.

“Il taglio al 5 per mille proposto nel recente ddl di stabilità impone una riflessione importante sul ruolo riconosciuto al Terzo settore all’interno del nostro Paese” commenta Maria Guidotti, Presidente IID all’indomani della presentazione della manovra da parte del governo. “E’ inconcepibile infatti che, un Paese che riconosce al non profit ed al volontariato un ruolo sussidiario importante di servizio alla persona ed al sociale, tagli in modo così plateale – stiamo parlando infatti del 75% dei fondi – gli introiti 5 per mille ad esso indirizzati da parte dei cittadini. Dopo la mancata stabilizzazione della norma in questi anni, questo taglio dei fondi del 5 per mille arriva a complicare e rendere, non solo difficile ma in alcuni casi impossibile, la partenza di nuovi progetti ed il mantenimento dei programmi a carattere pluriennale delle Organizzazioni non Profit”.

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