Famiglia

Il suono appeso a un filo

Un sottile cavo nascosto nelle strutture della platea trasforma il segnale in impulsi magnetici. Eliminando così i problemi dei normali apparecchi acustici. E non una nota va persa

di Mariateresa Marino

Già alla fine del primo atto, dalla platea sono arrivati applausi scroscianti. Non venivano solo dagli invitati speciali e dagli amanti dell?opera lirica, spettatori entusiasti della ?Fiamma? di Respighi, che, dopo quarantuno anni di assenza dalle scene, ha inaugurato la stagione del Teatro dell?Opera di Roma. Questa ?prima? è stata importante soprattutto per tutti gli audiolesi appassionati di lirica, che fino ad ora con molte difficoltà e limiti hanno assistito agli spettacoli. Da quest?anno il teatro, insomma, è diventato accessibile soprattutto a loro. Il merito è di una tecnologia innovativa, definita ?circuito ad induzione magnetica? che rende naturale l?ascolto della musica a chi utilizza apparecchi acustici. Fra i grandi teatri della capitale, il Teatro dell?Opera per primo, in collaborazione con Oticon, azienda leader nel mondo per la produzione di ausili rivolti ad audiolesi, ha voluto sperimentare l?innovazione. Seguendo l?esperienza già avviata persso il teatro di Trento, il teatro san Basilio di Milano e alcuni studi televisivi della capitale lombarda. Per inaugurare l?esperimento non si poteva scegliere momento migliore che l?inizio della stagione lirica, permettendo anche a chi ha handicap uditivi di godere della spettacolare rappresentazione di Respighi. La definizione di circuito ad induzione magnetica evoca meccanismi complessi realizzati a costi elevati. Ma la relativa facilità di installazione del sistema e i suoi costi non molto elevati fanno invece ben sperare che alla sperimentazione avviata al teatro dell?Opera ne seguano presto numerose in altre strutture della città. La sala del teatro dell?Opera è stata attrezzata con il sistema ad induzione magnetica, ovvero un meccanismo che consente di trasformare un segnale acustico in uno magnetico. Mentre un normale processo di amplificazione, ottenuto attraverso un semplice apparecchio acustico, restituisce il segnale con rumori di sottofondo e interferenze, impedendo ad un audioleso di gustare anche la più piccola sfumatura musicale o vocale, il sistema ad induzione magnetica elimina il problema di fondo. Il circuito, infatti, è formato da un cavo molto sottile, praticamente invisibile tra le decorazioni e le strutture portanti della sala, dotato di un microfono che trasforma il suono in impulsi magnetici, percepibili dagli apparecchi acustici degli audiolesi. Il suono arriva puro, come attraverso un percorso naturale. L?impianto, costituito da un amplificatore e da un cavo elettrico, garantisce la totale copertura dell?intera platea del teatro. L?amplificatore è collegato all?uscita dell?impianto audio del teatro, generando correnti a bassa frequenza che non mettono a rischio la sicurezza del pubblico. Il cavo è stato fissato sotto il pavimento della platea, senza che questo abbia comportato interventi invasivi nella struttura del teatro. ?


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA