Sostenibilità

Il sovrapprezzo su ticket aerei per caro petrolio? C’è già

La denuncia di Intesa Consumatori: "Air One, Volare, Meridiana, Alitalia, Klm, Air France e British ce l'hanno già. Di 12/15 euro sui voli nazionali e di 14/20 euro sugli internazionali''

di Paolo Manzo

Il sovrapprezzo dei carburanti sui biglietti aerei ”e’ gia’ applicato da tempo da tutte le compagnie aeree operanti in Italia (da Air One a Volare, da Meridiana ad Alitalia, da Klm ad Air France all’inglese British), con un costo da 12 a 15 euro sui voli nazionali, da 14 a 20 euro sulle tratte internazionali”. La denuncia e’ dell’Intesa Consumatori che sottolinea come ”l’unico dubbio derivante da questa lampante certezza che pesa sulle tasche dei consumatori e’ se l’Istat, nelle consuete rilevazioni dei prezzi sull’inflazione, abbia o meno monitorato questa soprattassa che arriva a pesare dal 5 all’8% sul costo del biglietto”. Intesaconsumatori, di fronte all’emergenza del costo del petrolio, ”destinato a superare la soglia dei 50 dollari al barile come sembra l’orientamento dei contratti futures chiusi anche a prezzi superiori a tale livello, torna a chiedere al Governo di sterilizzare le accise di almeno 0,35 centesimi di euro per ogni litro di verde, arrivato oggi a 1,185 euro nei distributori normali, a 1,2 euro in alcune tratte autostradali, di 0,30 centesimi per ogni litro di gasolio da autotrazione, che ha superato abbondantemente la soglia psicologica di 1 euro, per evitare la speculazione di Stato derivante da tasse occulte sugli aumenti dei carburanti”.

”Il perverso meccanismo che moltiplica le entrate fiscali ad ogni aumento dei carburanti,qualora non venga corretto, come a suo tempo fece il Governo D’Alema con un bonus di 50 lire per ogni litro di benzina, rischia di pesare -ai prezzi attuali- per oltre 650 milioni di euro di soprattassa sulle benzine, con un costo pro capite di 32 euro a famiglia di maggior gettito fiscale annuo, senza contare gli ulteriori 250-300 euro che graveranno sulle tasche degli italiani per il ‘caro benzina’ (a seconda della percorrenza annua e della cilindrata), con un aggravio di 6 euro in piu’ (12,1 per cento) per ogni pieno di 50 litri rispetto all’agosto 2003”, avverte l’Intesa. Intesaconsumatori, che conferma lo sciopero della spesa e lo sciopero degli automobilisti per protestare contro il caro prezzi ed il caro benzina per la giornata del 16 settembre 2004, ”stupefatta dall’assenza delle cancellerie europee rispetto all’emergenza petrolio, chiede che l’Unione Europea convochi con urgenza una apposita sessione per affrontare la questione ed alla Commissione l’avvio di un negoziato con i paesi produttori, per far accettare l’euro come strumento sovrano nei sistemi di pagamento”.

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