Welfare

Il sostegno ai privati? No anche dalla Papa Giovanni XXIII

La comunità fondata da don Oreste Benzi si unisce alle proteste delle altre associazioni di disabili

di Redazione

Anche la Comunità Papa Giovanni XXIII Invia i parlamentari Bevilacqua e Gentile a ritirare la loro proposta. La Comunità PGXXIII si unisce, infatti, alle proteste delle altre associazioni di disabili contro il ddl 2594 che, con il pretesto di favorire il sostegno, in realtà riduce a un fatto privato un diritto che deve essere garantito dallo Stato.

Autorizzando i presidi a definire progetti con privati senza oneri per la finanza pubblica per garantire il sostegno si creerebbero inaccettabili disparità di trattamento, dato che la possibilità di usufruire di questi progetti dipenderebbe dalla capacità dei presidi di reperire finanziamenti o dalla disponibilità dei finanziatori o addirittura dalla possibilità di contributo della famiglia.

Anni di tagli e restrizioni hanno compromesso in modo sostanziale una conquista dei disabili, per la quale hanno lottato la Comunità Papa Giovanni XXIII e don Oreste Benzi in prima persona. Ora si cerca di scaricare sui presidi l’onere di anni di politiche di tagli indiscriminati.

«Abbiamo sempre sostenuto l’importanza dell’insegnante di sostegno e della sua permanenza a fianco dello stesso alunno per la buona riuscita dell’integrazione scolastica» scrive in una nota la Comunità Papa Giovanni XXIII.
«Riteniamo che la si possa perseguire meglio con altri mezzi, primi fra tutti l’immissione in ruolo dei docenti di sostegno, l’organico d’Istituto ed accordi sindacali che permettano di rendere stabile la permanenza di un insegnante a fianco di un disabile».

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