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Il sociologo Bonomi: «Terzo settore? Terzo racconto!»

Il direttore di VITA, Stefano Arduini, ha incontrato lo studioso ieri a Salerno, a margine del seminario finale di Fqts, la Formazione quadri del Terzo settore, dove Bonomi aveva appena tenuto un intervento in cui diceva, tra le altre cose, che «siamo in un tempo caratterizzato da una bulimia di mezzi e da un'atrofia di fini». Ne è scaturita una conversazione sul ruolo e sul valore delle comunità, dei corpi intermedi, della rappresentanza. Ascolta l'episodio n. 85 di VitaPodcast

di Giampaolo Cerri

sociologo, esperto di territorio e grande osservatore del mondo del sociale, del Terzo settore, delle società di mezzo, Aldo Bonomi era Salerno, dove è in corso il seminario finale di Fqts, la formazione quadri del Terzo settore per le regioni del Meridione è un’iniziativa di Fondazione con il Sud, con CsvNet e il Forum del Terzo Settore Nazionale.

Bonomi aveva appena concluso un intervento, molto applaudito, con alcune parole chiave che ci aiutano a riflettere su quella che oggi può essere la funzione.dei corpi intermedi del Terzo Settore. Più che di un Terzo settore, aveva detto, oggi c’è bisogno di un terzo racconto.

E ancora: «Viviamo un tempo caratterizzato da una bulimia di mezzi e da un’atrofia di fini».


Il direttore di VITA, Stefano Arduini, lo ha sollecitato, a margine del convegno, proprio sul ruolo dei corpi intermedi, della comunità, della rappresentanza.

Bonomi, vecchia conoscenza dei nostri lettori, è partito da lontano, da una rivista di approfonimento sociale nata in seno a VITA, qualche anno fa, Communitas. Ascoltate la conversazione fra Bonomi e Arduini, nell’episodio n. 85 di VitaPodcast.

Ascolta l’episodio.

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