Non profit

Il sociale conviene Parola di manager

La loro Fondazione sostiene azioni di difesa ambientale e progetti per i più poveri.E si finanzia offrendo alle imprese una serie di servizi sanitari.

di Francesco Maggio

«Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo, destinati a qualche cosa in più che a una donne ed un impiego in banca». Devono probabilmente essersi ispirati a questa celebre canzone di Gino Paoli di qualche anno fa i quattro manager ?di grido?, che arrivati al top della loro carriera, hanno deciso di piantare baracca e burattini (una poltrona nella stanza dei bottoni dell?azienda e uno stipendio d?oro) per dare una mano ai meno fortunati e più bisognosi. I loro nomi? Eccoli: Francesco Cesario, amministratore delegato della Timberland Europe Inc., Umberto Signorini, titolare a Milano dello studio di consulenza del lavoro Signorini Antex, Giuseppe Sansonetti, direttore delle risorse umane della Sisal, Enrico Locatelli, amministratore delegato della multinazionale dei mobili per ufficio Hermann Miller. I quattro, alcuni mesi orsono, decisero di dimettersi dai loro prestigiosi incarichi dirigenziali e di dar vita (di tasca propria) alla Fondazione Themis per dedicarsi a tempo pieno al servizio della comunità e delle persone povere e ai margini della società. Con un?idea in testa: «trasformare i nobili ideali in azioni pratiche». In un formidabile mix di pronta solidarietà da strada, di efficienza e concretezza d?impresa applicate a una missione sociale. E manager concreti e creativi Cesario e soci lo sono da una vita; il sociale l?hanno incontrato sul campo. Scopo della Fondazione Themis, infatti, è quello di alleviare i bisogni di chi vive in condizioni di disagio, mediante tre linee di azione principali: a) pronto intervento sociale, attraverso azioni di solidarietà svolte da team di volontari – i cosiddetti Themis team – che ricevono peraltro, a titolo di rimborso spese, un contributo mensile di 600 mila lire; b) la tutela (con Legambiente e la collaborazione delle istituzioni e cittadini) del patrimonio ambientale per impedirne il degrado che inevitabilmente finisce per ripercuotersi sugli strati sociali più poveri; c) allargare le garanzie socio-sanitarie alle classi meno abbienti. Proprio quest?ultimo obiettivo, rappresenta verosimilmente il tratto più innovativo e geniale della ?mission? della fondazione poiché per il suo conseguimento essa intende vendere ad enti ed imprese una serie di servizi di assistenza sanitaria integrativa (consulto medico telefonico 24 ore su 24, prelievi del sangue e consegne degli esami tramite pony express, pronto soccorso a domicilio con medico e/o infermiere in tempi brevissimi, ritiro della ricetta medica e consegna farmaci sempre a domicilio, eccetera) a favore dei dipendenti, che hanno il pregio di non pesare sulla collettività e di costituire la fonte di finanziamento prioritaria per la Fondazione. «Mentre la gran parte delle fondazioni si finanzia attraverso donazioni», spiega Francesco Cesario, presidente della Fondazione Themis, «noi abbiamo ritenuto fosse preferibile, invece della periodica ?questua? tra amici e sostenitori, compiere un salto di qualità nelle modalità di sostentamento della nostra attività». «Abbiamo così pensato di orientarci verso la Sanità che ?vale? complessivamente, tra pubblico e privato, almeno 150 mila miliardi all?anno», continua Cesario, «e di vendere alle imprese un pacchetto di servizi convenienti sia per le aziende che per i loro dipendenti». «Per le aziende», spiega il presidente di ?Themis?, «perché i contributi versati ai fondi integrativi sanitari sono deducibili dal reddito d?impresa; per i lavoratori, in quanto una norma del testo unico sui redditi entrata in vigore nel gennaio dello scorso anno stabilisce che non concorre a formare reddito delle persone fisiche questa tipologia di contributi versati dal datore di lavoro (fino a un massimo di 7 milioni)». In sostanza, non avranno tasse in più da pagare. «Inoltre», conclude Cesario, «così facendo si creano i presupposti per una maggiore fidelizzazione dei dipendenti nei confronti dell?impresa che, tradotto in cifre, significa minor assenteismo e, di conseguenza, minori spese». In altre parole, il sociale conviene alle imprese. E se lo dicono loro, c?è davvero da fidarsi. Per informazioni: Fondazione Themis, tel. 0248518076, fax 0248512881. A scuola d?impresa via satellite Ha solo sei mesi di vita, ma ne dimostra decisamente di più. Almeno a giudicare dalle ambizioni delle iniziative messe in campo. Stiamo parlando di Ig students, divisione non profit della Società per l?imprenditorialità giovanile Spa (Ig), nata per promuovere, tra gli studenti universitari e del penultimo anno delle scuole superiori, la costituzione di laboratori permanenti per la creazione e la gestione d?impresa in ambiente protetto. Dopo aver lanciato questo innovativo strumento, Ig students ?raddoppia?, promuovendo il primo programma europeo di formazione a distanza per la creazione e la gestione di impresa, rivolto alla stessa fascia di studenti coinvolti nella prima iniziativa. Esso sarà reso possibile grazie ad un avanguardistico sistema di comunicazione satellitare, che consentirà di collegare contemporaneamente 31 aule distribuite su tutto il territorio nazionale, per un totale di 4000 partecipanti tra studenti, tutor, docenti di coordinamento e responsabili territoriali del programma. Le città aderenti al progetto verranno collegate in video conferenza tra di loro per lo svolgimento di seminari su temi inerenti la vita d?impresa: contabilità, controllo di gestione, sistemi informativi, marketing, organizzazione delle risorse umane, certificazione della qualità. Per ulteriori informazioni: Ig, telefono: 06888311483/ 423, fax: 0688643529, sr@igol.it


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