Salute

Il Sige premia il Policlinico Ca’ Granda

Uno dei sei Premi di ricerca per il biennio corrente è andato ad un proegtto della Fondazione

di Redazione

Il progetto di ricerca “Utilizzo della videocapsula endoscopica e dell’enteroscopia con doppio pallone nella diagnosi precoce delle neoplasie dell’intestino tenue nei soggetti celiaci ad alto rischio”, presentato alla Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE) dalla Dott.ssa Carolina Tomba e dal Dott. Luca Elli, Responsabile del Centro per la Prevenzione e Diagnosi della Malattia celiaca della Fondazione Ca’ Granda Policlinico, è risultato vincitore di uno dei sei Premi di ricerca per il biennio corrente.

La studio, premiato con 12.000 euro, si pone l’obiettivo di rendere il più precoce possibile la diagnosi delle complicanze in pazienti celiaci selezionati secondo alcune caratteristiche cliniche e demografiche.

«Pazienti afferenti al Centro», spiega Carolina Tomba del Centro per la Prevenzione e Diagnosi della Malattia celiaca, «che abbiano ricevuto la diagnosi di malattia celiaca in età avanzata, che presentino una scarsa risposta alla dieta o del tutto non aderenti alla dieta priva di glutine, verranno sottoposti a studio dell’intestino tenue con due tecniche endoscopiche: la videocapsula endoscopica e l’enteroscopia con doppio pallone».

«Lo studio», aggiunge Luca Elli, «si propone di individuare un iter diagnostico delle neoplasie del piccolo intestino in un sottogruppo di pazienti a rischio così da migliorare la prognosi severa di queste patologie sottoponendole precocemente ad una terapia adeguata».

Il Centro, fondato dalla D.ssa Maria Teresa Bardella, è impegnato a garantire assistenza clinica multidisciplinare e ad innovare le conoscenze scientifiche relative a questa patologia, oggi sempre più frequentemente diagnosticata. Le complicanze più temute della malattia celiaca, anche se per fortuna rare, sono l’ insorgenza di tumori intestinali e di lesioni ulcerative dell’intestino tenue. Tali patologie presentano attualmente una prognosi sconfortante, soprattutto a causa delle difficoltà metodologiche per giungere a una diagnosi in tempi utili.

Attualmente presso il Centro sono seguiti circa 2.400 soggetti affetti da malattia celiaca, alcuni dei quali sono regolarmente monitorati da più di 20 anni. Una casistica numerosa unitamente alla intensa attività di ricerca hanno permesso di maturare una esperienza clinica ed un bagaglio conoscitivo proprio del Centro nella gestione dei pazienti e delle loro complicanze.

 


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