Formazione

Il servizio civile si riprende il Nord

Dal Piemonte al Friuli le posizioni che rimarranno scoperte si contano sulle dita di una mano. Le ragioni? La crisi economica e la minor concorrenza fra enti

di Daniele Biella

Il servizio civile sfonda al Nord. È un dato che, se confermato, ha del clamoroso quello che emerge dalle prime rilevazioni sul numero delle domande presentate per il bando 2009, chiuso a fine luglio: dopo anni di costante discesa, per la prima volta le richieste nelle regioni del Centro-Nord sono in forte aumento. Tanto che i posti destinati a rimanere vuoti, da sempre un leit motiv per il Settentrione (al Sud la copertura totale non è mai mancata, con rapporti tra domanda e offerta anche di cinque a uno), quest’anno saranno pochissimi.
A confermare la tendenza sono gli stessi enti. A cominciare da Arci Servizio civile che quest’anno ha messo in palio 1.612 posti. «Abbiamo ricevuto 4mila domande totali, e la novità è proprio il tasso di richieste per le regioni del Nord: è arrivato a quasi due domande per ogni posto in Friuli, Liguria e Lombardia», spiega il presidente Licio Palazzini, «abbiamo progetti da 250 volontari in cui i posti vuoti saranno al massimo quattro, un record».
Buoni segnali anche per le 1.038 posizioni della Caritas, soprattutto nel Nord-Est, per i Salesiani («abbiamo quasi tutti i 744 posti coperti: nel Triveneto solo 3 vuoti su 89, in Piemonte e Valle d’Aosta 2 su 70», spiega Andrea Sebastiani, segretario della Federazione Scs-Cnos). Festeggia anche l’Anpas (1.068 volontari da avviare, almeno 1.700 richieste pervenute), che «grazie al boom del Centro-Nord supera il 95% di copertura, mentre l’anno prima era all’86,8%», annuncia Sergio Giusti, responsabile della progettazione, «solo la Lombardia è passata in un anno dal 68,7% all’85,2%».
Conferme anche da Davide Solari dell’Aism: «Delle 1.150 domande pervenute per i 908 posti, l’aumento in percentuale al Nord è più significativo di quello al Sud”. Mentre per l’Unione nazionale ciechi ed ipovedenti si profila addirittura «un inedito 100% di copertura». E se anche l’Unpli (1.144 posizioni), «avrà meno posti vuoti del solito al Nord», come spiega Marco Perrotti, per Mauro Paoli delle Misericordie (1.135 volontari da avviare) «la controtendenza è evidente, in Toscana siamo a 1,5 richieste per ogni posto». Le ragioni? In attesa di dati certi, «la sensazione è quella che la crisi economica si stia facendo sentire anche al Nord», dice Paoli. «È un’ipotesi fondata», conferma Fabrizio Cavalletti della Caritas, «con la crisi aumenta il lasso di tempo tra la fine degli studi e il primo impiego, e il servizio civile diventa una prospettiva. Fermo restando che il taglio di volontari per il 2009 ha diminuito la concorrenza fra gli enti».

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