Welfare

Il “Salotto delle mamme”, la maternità senza tabù

A Sesto San Giovanni la fondazione Mission Bambini propone un servizio di qualità all'interno del progetto "Scintilla", dedicato a circa 200 bambini della fascia di età 0-6 anni e alle loro famiglie. Gli operatori della cooperativa sociale "La Grande Casa" sono affiancati da un team di esperti

di Luigi Alfonso

«Cosa succede quando non si rientra nelle narrazioni comuni? Cosa succede quando la nostra stessa esistenza tradisce un immaginario ideale? Cosa succede, infine, quando la gravidanza è ben diversa da come ce l’avevano descritta?». Inizia così il podcast “Le forme della maternità” che racconta le storie raccolte da Mission Bambini attraverso “Il Salotto delle mamme”, un luogo di confronto e ascolto basato sulla prevenzione e sul sostegno reciproco, in cui la rete e il gruppo sono gli autentici pilastri. L’iniziativa è realizzata all’interno della Stella Mission Bambini di Sesto San Giovanni, uno dei quattro centri educativi per la prima infanzia messi in rete dalla Fondazione milanese grazie al progetto “Scintilla”, dedicato a circa 200 bambini della fascia di età 0-6 anni e alle loro famiglie.

“Il Salotto delle mamme” è aperto a ogni donna che stia attraversando il momento della gravidanza, oppure che abbia appena partorito e si ponga l’obiettivo di creare uno spazio protetto dove condividere la propria esperienza, le proprie gioie ma anche le difficoltà e le paure. «Nel salotto si può piangere e si può arrivare spettinate perché è un luogo di cura e rispetto, dove nessuno ti giudica o pretende nulla ma dove, insieme, si leniscono ferite e si condividono esperienze», spiega Flavia Bernardi, pedagogista della cooperativa sociale “La Grande Casa” Scs (che mette a disposizione gli operatori per la buona riuscita del progetto) e coordinatrice del servizio.

Gli incontri si svolgono due volte al mese a Sesto San Giovanni, in un’aula allestita come un salotto di casa creato a dimensione di mamma e bambino: per terra un tappeto con giochi e libri per i bimbi, quadri alle pareti, è possibile degustare un tè e scambiare tante chiacchiere. Un barattolo è sempre a disposizione perché ognuna delle donne possa lasciare in forma anonima un biglietto con gli argomenti di interesse da trattare; al termine di ogni incontro ne viene estratto uno, che diventa l’argomento dell’incontro successivo. In base ai temi affrontati, è previsto il coinvolgimento di alcuni esperti (pediatri, nutrizionisti, psicomotricisti, ecc.) che propongono approfondimenti, consigli pratici e rispondono alle domande delle donne presenti. Numerosi gli aspetti che vengono affrontati: i diversi modi di vivere la gravidanza, la solitudine e la depressione post partum, il cambiamento degli equilibri all’interno della coppia fino alla conciliazione tra lavoro e vita privata.


«Il Salotto non nasce come alternativa ai corsi per gravidanza e post parto, che restano una tappa importante per ogni donna ma che, giustamente, si concentrano sugli aspetti sanitari del percorso fino al parto», chiarisce Sara Modena, direttrice generale di Mission Bambini Ets. «Siamo davvero felici di essere parte di questo progetto che rappresenta i nostri valori: garantire supporto e ascolto alle donne che sono appena diventate madri o stanno per diventarlo significa essere concretamente al fianco dei loro bambini».

Ad animare il Salotto delle mamme sono donne come Simona, Alessandra, Donata, Marta, Elisabetta, Ambra, Caterina, Greta, tanto per citare alcuni nomi: esperienze diverse ma accomunate dal desiderio di fare rete e supportarsi a vicenda. Il podcast è stato realizzato in collaborazione con Francesca Bubba, attivista impegnata nell’ambito dei diritti della maternità e voce narrante (la musica è di Leonardo Stella, il montaggio di Chiara Ercolani), la quale racconta così la sua esperienza con le donne del Salotto delle mamme: «Nel corso degli episodi mettiamo in luce il lato della maternità che è storicamente avvolto dall’ombra dello stereotipo e del tabù. Parliamo di spazi sanitari, lavoro, difficoltà di accesso alla gravidanza, parto, violenza ostetrica e solitudine. Parliamo dell’inadeguatezza della società e delle istituzioni nel soddisfare il desiderio di genitorialità, ma anche di rivoluzione, di spiragli, di unione che davvero fa la forza».

«Con la cooperativa “La Grande Casa” abbiamo una proficua collaborazione decennale», sottolinea Serena Sartirana, coordinatrice dell’area infanzia dei progetti di Mission Bambini. «Lavoriamo su diversi fronti e, dal 2022, siamo impegnati sul progetto “Scintilla”. Loro sono una delle Stelle Mission, quella che ha sede a Sesto San Giovanni, e svolgono una serie di servizi educativi che gestiscono direttamente e co-progettano insieme a noi. Cerchiamo di far accedere a servizi educativi di qualità tutti i bambini, sia quelli di famiglie abbienti che coloro che non possono permettersi una retta mensile. In questo caso prevediamo rette calmierate, se non addirittura l’accesso gratuito. Oltre al “Salotto delle mamme” proponiamo altri interventi, per esempio sulle competenze genitoriali o il supporto nelle relazioni con i bambini, a volte di natura economica per aiutare le famiglie più vulnerabili. Inoltre, offriamo a tutti nostri partner, come “La Grande Casa”, percorsi formativi e momenti di buone pratiche con progettazione a livello nazionale, in modo da avere uno sguardo molto più ampio e non ristretto al nostro territorio: a volte, per trovare soluzioni più innovative, occorre confrontarsi con altre realtà. Il tema mamme è un’idea che abbiamo avuto già nel 2019, ma poi la pandemia ci ha bloccati sul nascere e abbiamo dovuto rimodulare tutto. Ora lavoriamo soprattutto in un’ottica di prevenzione, mentre prima accoglievamo le famiglie già composte che ci contattavano. Vedo che in altri centri, per esempio a Conegliano Veneto e a Napoli, stanno portando avanti progetti simili».

Mission Bambini è una Fondazione nata nel 2000 su iniziativa dell’imprenditore Goffredo Modena, con l’obiettivo di sostenere l’infanzia in difficoltà in Italia e nei Paesi più poveri, “perché i bambini sono il futuro del mondo”. In 22 anni di attività ha aiutato 1,4 milioni di bambini, grazie a oltre 1.900 progetti in Italia e in altri 74 Paesi del mondo. La Grande Casa, invece, è una cooperativa sociale che dal 1989 sostiene e favorisce l’integrazione delle persone più fragili. Si occupa dell’accoglienza residenziale, semi-residenziale e familiare di minorenni in difficoltà, migranti, donne in uscita da situazioni di violenza; dell’accompagnamento di famiglie fragili, di interventi scolastici e domiciliari, nonché di percorsi di prevenzione, aggregazione, integrazione sociale e lavorativa.

“Le forme della maternità” è fruibile sulle principali piattaforme di distribuzione per podcast e sul sito di Mission Bambini.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.