Volontariato

Il ruolo attivo dei cittadini per riformare l’Italia

È questo l'ambizioso obbiettivo dell'alleanza tra Cittadinanzattiva, Slow Food e Action Aid. Per le tre associazioni il primo passo sarà la ristorazione collettiva nelle scuole. Un comparto dove si consumano 380 milioni di pasti all’anno, 2 milioni al giorno con un fatturato di 1,3 miliardi di euro annui

di Vittorio Sammarco

L’obiettivo è ambizioso: «contribuire a trasformare il nostro Paese attraverso il ruolo attivo dei cittadini e la tutela dei loro diritti». E per questo si sono messe insieme Actionaid-Italia, CittadinanzAttiva e Slow food, per creare “Italia Sveglia”, presentata oggi a Roma. Nasce su ispirazione dell’art. 118 della Costituzione, che riconosce il diritto dei cittadini di agire ed essere favoriti nella cura dell’interesse generale da parte delle istituzioni. Partenariato, reti, alleanze, con «la consapevolezza – dice Antonio Gaudioso segretario di CIttadinanzAttiva – che chiunque voglia cambiare il nostro Paese non possa farlo da solo. Il nostro obiettivo è di avviare un’iniziativa aperta che metta insieme energie civiche ovunque esse si trovino».

E infatti «le tre organizzazioni raccontano un'altra storia» – ha detto Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid Italia – «Cioè non più l’idea di un’Italia ripiegata su se stessa, depressa, ma quella che riscuote, altrove, tanto rispetto e fiducia nelle risorse di cui dispone». A partire dai cittadini consapevoli e attivi per “ridare fiato” al Paese.

E concretamente partono da un tema che interessa circa 10 milioni di italiani e in particolare le famiglie: la ristorazione collettiva nelle scuole. Un comparto dove si consumano 380 milioni di pasti all’anno, nelle scuole elementari e medie inferiori, 2 milioni al giorno con un fatturato di 1,3 miliardi di euro annui. E in più, uno spreco – secondo alcune rilevazioni – di circa l’85 % dell’87mila tonnellate di cibo servite in eccedenza (quindi soldi e cibo buttato). E poi c’è il discorso sulla qualità, e l’attenzione alla salute.

Su questi temi CittadinanzAttiva concentrerà la propria prossima iniziativa dal 5-7 giugno a Spoleto (qui tutte le info).

«Abbiamo cominciato da punti di partenza diversi», ha detto Francesca Rocchi, vicepresidente SlowFood, «ma la bellezza è poi vederci crescere, dimostrando che si può stare insieme», senza gelosie e invidie. E «dovendo scegliere un primo tema che ci accomunasse abbiamo scelto quello del cibo sano e genuino: vogliamo far capire che nella scelta quotidiana di ciò che mangiamo si può fare la rivoluzione».

Inoltre, leggendo con attenzione la Carta di Milano (il documento finale dell’Expo 2015 su “Nutrire il pianeta”), «abbiamo visto che sul tema delle mense scolastiche non c’è quasi niente. Da qui sottolineiamo l'importanza evidente dell’impegno della società civile. Ecco allora l’idea di lanciare una vera e propria campagna che richieda al governo, «una rimodulazione delle Linee d’indirizzo per la Ristorazione scolastica (del 2010), con particolare attenzione all’uso dei prodotti locali e sani, il rispetto dei lavoratori coinvolti in tutte le fasi della produzione, la partecipazione dei genitori e alunni alle scelte relative alla loro alimentazione, un’effettiva trasparenza e l’incentivazione di politiche di riduzione degli sprechi e dei rifiuti».

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In allegato il Manifesto

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