Cultura

Il Rock pulsante dei Brad? Ha mille anime

Recensione del cd "Welcome to Discovery Park" dei Brad.

di Enrico Barbieri

Nei Brad ci sono tante anime, tutte diverse. Una è malinconica, ama la melodia e si lascia dondolare volentieri da ballate zuccherose; l?anima funky è piena di ritmo ed energia. Poi c?è l?anima rock: fa bella mostra della faccia più cattiva di cui è capace e le piace molto far rumore. Welcome to Discovery Park, terzo album dei Brad, è un lavoro multiforme, che si regge su una lunga serie di citazioni, oltre che sulle capacità camaleontiche del cantante Shawn Smith e sulla chitarra del Pearl Jam Stone Gossard. L?eclettismo di questi musicisti non va scambiato per discontinuità: il disco è sostenuto da un solido progetto musicale, da cui si genera una gran quantità di pezzi eccellenti, ognuno col suo bel carattere. Si va dal garage alla classica ballata con tanto di pianoforte. S?affaccia di tanto in tanto un pop che, senza farsi troppo notare, scivola via leggerissimo. Meglio quando la musica s?inacidisce, la chitarra di Gossard inizia a mulinare veloce e la voce di Smith, che davvero è capace di andare dove vuole, comincia a ringhiare, come in Drop it down. Ma anche alcuni pezzi più pacati, come l?acustica Takin? it easy e Sheepish volano alto. In questi momenti si mette a pulsare potente la vena passionale del gruppo e s?arriva alla fonte della loro musica: quel miscuglio di rock e sentimento su cui s?è fatta la fortuna dei cugini Pearl Jam e che regala le cose migliori anche di questo Welcome to Discovery Park.

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