Cultura
Il ritorno dell’economia della depressione
di Paul Krugman, ed. Garzanti pagg. 204, L. 19.500
di Redazione
Il ritornello è più o meno sempre lo stesso: si verificano grandi crisi economiche come, per esempio, quelle recenti del Messico e della Russia? Tutto sotto controllo, sono soliti affermare la maggioranza dei commentatori dei media: «Sono eventi di interesse locale causati da elementi specifici, che vanno dalla situazione di un singolo Paese agli errori della sua classe politica». Ma le cose stanno davvero così? Per Paul Krugman, docente al Mit da anni in odor di Nobel per l’economia, non proprio. Analizzando e spiegando con chiarezza i meccanismi dell’economia mondiale senza ricorrere a diagrammi o equazioni, egli delinea uno scenario in cui, per la prima volta, nell’arco di due generazioni la scarsità della domanda ha trasformato l’economia mondiale in «qualcosa di molto pericoloso, molto più pericoloso di quel che immaginiamo».
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.