Politica
Il ritorno degli ecoincentivi
La commissione Bilancio della Camera reintroduce la detrazione del 55%. Ora l'ultima parola spetta al Parlamento. Che darà il via libera: parola del ministro Prestigiacomo
Tornano gli incentivi del 55% sugli interventi per il risparmio energetico. Sabato scorso la commissione Bilancio e Finanze della Camera ha approvato un emendamento al decreto anticrisi (“Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale”), che in sostanza ripristinerebbe le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, inizialmente “tagliati” dal testo presentato dal Governo. Si attende ora il voto di Camera e Senato.
Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo aveva anticipato la notizia dichiarando su Radio Tre che la norma è «una misura giusta che va assolutamente ripristinata». Per Legambiente è un «segnale positivo per recuperare la fiducia dei cittadini». Il presidente Vittorio Cogliati Dezza sottolinea infatti che l’annuncio dell’abolizione della misura aveva già causato troppi danni. L’Unione nazionale dei costruttori di serramenti e leghe ha stimato un danno potenziale di 600 milioni di euro per l’intero comparto edilizio e di 216 milioni per quello dei serramenti.
L’emendamento prevede, per le spese affrontate nel 2008, gli stessi obblighi del 2007, senza l’invio di ulteriori domande all’Agenzia delle Entrate. La detrazione continuerà a poter essere ripartita da tre a dieci anni, a scelta del contribuente.
Per il 2009 e 2010 non sarà più necessario inviare all’Agenzia delle Entrate un’istanza perché sia verificata la sufficienza dei fondi stanziati. Basterà spedire, in più rispetto al 2007 e 2008, una comunicazione e la detrazione non sarà più subordinata alla ricezione dell’assenso da parte dell’Agenzia.
Altra differenza è che la detrazione Irpef o Ires dovrà essere divisa obbligatoriamente in cinque rate annuali di pari importo. «Il fatto di allungare da tre a cinque anni i tempi di detrazione non è negativo, anzi. Spesso infatti chi chiede questi incentivi non ha reddito molto alto e va bene spalmarlo anche su un numero maggiore di anni», afferma Edoardo Zanchini, responsabile Energia di Legambiente, «Attendiamo di conoscere le modalità di presentazione delle domande all’Agenzia delle Entrate: l’iter dev’essere il più semplice possibile».
Secondo Assoedilizia l’anno scorso le pratiche sono state 106mila (spesa media per ogni intervento 14.150 euro). Le domande in generale, comprese quelle con l’obbligo di allegare l’attestato di riqualificazione, presentano le seguenti percentuali: coibentazione, infissi e finestre, portoncini e simili il 37%; la sostituzione di caldaie il 27% e i pannelli solari termici il 19%.
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