Volontariato
Il ritorno al futuro di Anpas
Le Pubbliche Assistenze si ritrovano dal domani al 24 maggio per il XV Meeting Nazionale a Pietrasanta dove 150 anni fa nacque la prima Croce Verde. Tre giorni di incontri e una sfilata di ambulanze
«Utopie diranno gli scettici, gli egoisti, gli indifferenti. Ma utopie furono dichiarate quando ne sorse la prima idea l’abolizione della schiavitù, l’eguaglianza civile degli uomini avanti la legge; eppure quell’utopie son divenute fatti compiuti attraverso i secoli o sono sulla buona via di divenirlo. Questa lega umana internazionale di soccorso e di mutua assistenza morale e fisica segnerebbe il più gran passo nell’affratellamento dei popoli». Così disse l’avvocato Giacomo Mellini durante il Congresso regionale toscano delle Società di Soccorso e Assistenza Pubblica del 1903. Una utopia che a Pietrasanta con la Croce Verde era iniziata poco meno di cinquant’anni prima di questo discorso che fu uno degli atti fondanti di quella che, l’anno successivo, riunì nell’Anpas tutte le pubbliche assistenze d’Italia. A 112 anni da quel discorso le pubbliche assistenze Anpas tornano a festeggiare quell’utopia a Pietrasanta, dove 150 anni fa nacque la prima pubblica assistenza d'Italia, la Croce Verde, e dove il 22 e 24 maggio si svolgerà il quindicesimo meeting nazionale della Solidarietà.
Un incontro con la storia dunque, ma anche e soprattutto con un archivio che racconta una parte della storia d'Italia. Così come l'archivio nazionale Anpas e Anpas Toscana, riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come “fonte di primaria importanza per lo studio dell'associazionismo di Pubblica Assistenza in Italia”, anche l'archivio storico della Croce Verde di Pietrasanta, come quello di tante pubbliche assistenze storiche, è uno scrigno e un diario di storie non solo dell'associazionismo, ma di tesori dove si può scoprire, ad esempio, tratti della storia sociale di una comunità, l'evoluzione dei mezzi di soccorso. Il Presidente della Croce Verde di Pietrasanta Riccardo Ratti ricorda: “Quì dentro c'è la storia della capacità di prendersi cura di tutti e dell'ascolto dei bisogni: dall’istituzione dei bagni pubblici, alla creazione del reparto dei pompieri volontari, dall’istituzione del servizio funebre, all'assistenza dell’anziano”. Dalle barelle a mano alle ambulanze, dalle fasce indossate sulle braccia alle oggi sono divise arancioni, i primi rapporti di servizio con date che risalgono a due secoli fa, scritte in bella calligrafia.
«Come la Croce Verde centocinquant'anni fa, il movimento delle pubbliche assistenze Anpas è nato in momenti difficili eppure ancora oggi siamo qui, in un momento complesso, di grandi cambiamenti, in cui il volontariato stesso sta cambiando con la Riforma del Terzo Settore in discussione in Parlamento. Spero che i tanti ragazzi che verranno a Pietrasanta tratterranno un po’ di fiato respirando questa storia e che la porteranno nelle loro associazioni e che, magari, ispireranno le loro associazioni raccontando di quei tre giorni in cui, anche se per loro era la prima volta, sono ripassati dal via, dalla strada di casa», chiosa il presidente di Anpas Fabrizio Pregliasco.
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