Economia
Il risparmio privato a sostegno dell’economia reale
Al via una nuova cartolarizzazione “Italianonsiferma”, Banca Generali attiva finanziamenti per 40 mln alle Pmi di Piemonte e Valle d’Aosta colpite dalla crisi dovuta al Covid-19, tramite Credimi, con il supporto come “Anchor Investor” di Fondazione Crt e Finpiemonte
di Redazione
Banca Generali accelera le soluzioni per attivare il risparmio privato a supporto dell’economia reale e delle imprese colpite dall’emergenza Covid19.
Al via una nuova cartolarizzazione “Italianonsiferma” curata da Credimi, il leader europeo del finanziamento digitale alle imprese, per complessivi 40 mln di euro da mettere a disposizione delle Pmi di Piemonte e Valle D’Aosta. L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’intervento come “Anchor Investor” di Fondazione Crt tramite Fondazione Sviluppo e Crescita e di Finpiemonte che, sottoscrivendo la tranche junior pari al 10% dell’emissione, permettono di raccogliere complessivamente 40 milioni, assicurando un livello di protezione addizionale ai capitali dei risparmiatori professionali coinvolti dalla Banca. Alla garanzia del 90% dal Fondo di Garanzia pubblico si aggiunge, infatti, l’ulteriore 10% di copertura dalle due istituzioni del territorio: Fondazione Crt e Finpiemonte.
L’intervento di Fondazione Crt e Finpiemonte, inoltre, consente il contenimento degli interessi applicati ai prestiti e genera un effetto moltiplicatore nell’erogazione dei finanziamenti in un rapporto di 1 a 10 (per ogni euro stanziato dalle due istituzioni piemontesi vengono raccolti ulteriori 9 euro da risparmiatori qualificati che possono contare sulla piena garanzia del capitale).
Lo sforzo congiunto di Banca Generali, Credimi, Fondazione Crt e Finpiemonte ha permesso di realizzare, per la prima volta in Italia, una operazione che fa affluire risparmio delle famiglie a sostegno delle Pmi di uno specifico territorio.
L’Amministratore delegato e Dg di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: «Dopo l’emergenza sanitaria gli effetti della crisi rischiano di mettere in ginocchio il tessuto delle imprese e per questo abbiamo avviato un ambizioso progetto per avvicinare il risparmio privato all’economia reale. Questa nuova emissione curata con Credimi vede al nostro fianco il prezioso contributo di Finpiemonte e Fondazione Crt che hanno scelto di sostenere il territorio attraverso la sottoscrizione della tranche junior dell’operazione che, aggiungendosi alle garanzie pubbliche, completa la tutela per gli investitori privati che vogliono cercare nuove forme di decorrelazione dai rischi di mercato aiutando concretamente la ripresa del sistema».
Da parte sua il Segretario generale di Fondazione Crt e di Fondazione Sviluppo e Crescita Massimo Lapucci dichiara: «È una formula innovativa, realizzata insieme a partner di alto profilo, che coniuga le finalità di supporto e di sviluppo del territorio, proprie della nostra Fondazione, con la sostenibilità finanziaria dell'intervento, nella logica dell'impact investing. Con questa ambiziosa operazione, in un momento di forte difficoltà per il tessuto produttivo e per l’economia reale, acceleriamo con convinzione il processo intrapreso di ibridazione tra profit e non profit, creando un bridge tra il risparmio privato a sostegno delle imprese e gli investitori istituzionali come Sviluppo e Crescita Crt che assume su di sé parte del rischio per creare valore economico e sociale».
Il presidente di Finpiemonte, Roberto Molina, ricorda: «Finpiemonte opera da sempre a sostegno delle imprese del territorio, attraverso la gestione delle risorse pubbliche e il cofinanziamento degli istituti di credito. Questa operazione consente di attivare un canale innovativo e alternativo e di offrire alle imprese risorse ulteriori rispetto a quelle già messe a disposizione dalla Regione Piemonte e dal sistema bancario, con l’obiettivo di sostenerle in questa fase di grande difficoltà. Attraverso il meccanismo moltiplicatore le risorse della finanziaria regionale consentono di attivare capitali privati, in un meccanismo virtuoso in favore dello sviluppo della nostra regione».
I dati di Italianonsiferma
Questa operazione porterà in poche settimane, 40 mln di euro di prestiti a quelle realtà che faticano ad accedere ai canali di finanziamento tradizionali. La restituzione dei prestiti partirà dalla fine del 2021 per i successivi 4 anni. Le imprese che potranno accedere a questi fondi devono avere meno di 500 dipendenti, un fatturato sopra i 100.000 euro, essere Società di Capitali (Spa, Srl) con almeno un bilancio depositato o Società di Persone (Sas e Snc) con almeno una dichiarazione fiscale.
La procedura è completamente digitale: la richiesta si fa online sul sito Credimi.com, in 2 minuti, da qualsiasi device, con documenti firmati digitalmente; la risposta arriva in soli 3 giorni per quelle imprese che hanno superato le verifiche e l’analisi del merito creditizio, con richieste fino a un limite massimo pari al 25% del proprio fatturato.
I finanziamenti concessi avranno un importo compreso tra 30.000 e 750.000 euro in funzione del fatturato dell’impresa da finanziare e mirano a raggiungere oltre 400 Pmi del territorio.
Dal fronte dell’investimento invece, la cartolarizzazione ha la durata di 6 anni e offrirà un rendimento ai clienti professionali di Banca Generali pari all’euribor (con floor a -0,10) a 3 mesi +3%
«La Regione Piemonte sta mettendo in campo risorse ingenti per sostenere la ripresa e l’operazione Italianonsiferma è un esempio efficace di come le risorse pubbliche possano essere usate come leva per mobilitare quelle private, potenziando così i benefici per le imprese», osserva l’assessore alle attività produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano. «L’intervento di FinPiemonte consente di contenere il costo dei finanziamenti e le imprese potranno anche ottenere un’ulteriore riduzione degli oneri attraverso il bando regionale che prevede un finanziamento in conto interessi fino a 7.500 euro»
Infine, il Founder e Ceo di Credimi Ignazio Rocco dichiara: «Grazie all’operazione “Italianonsiferma” abbiamo messo a disposizione 100 milioni di euro alle piccole e medie imprese italiane in soli 3 mesi. Poter proseguire questo progetto a fianco oltre che al Gruppo Generali, anche a istituzioni come Finpiemonte e Fondazione Crt, dimostra come gli attori finanziari e istituzionali possono lavorare insieme per migliorare questo paese. Questo accordo potrà liberare nuova liquidità nel modo più efficace e veloce possibile per quella fascia di aziende più piccole e più colpite dalla crisi, permettendo loro di avere nei tempi corretti le risorse per risollevarsi o ripensare completamente al proprio modello di business, perché dopo il Covid-19, nulla sarà più come prima».
In apertura immagine da Pixabay
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