Per illuminare casa consumando un quinto di energia elettrica più che spegnere la luce occorre sostituire le lampadine con quelle a led . Mandate in pensione almeno in Europa le storiche lampadine a pera a incandescenza tra il 2009 e la fine del 2012, molti sono transitati verso le lampadine a fluorescenza, cosiddette ‘ a basso consumo’. Pur con consumi energetici decisamente più bassi sul lungo periodo rispetto a quelle tradizionali a incandescenza le lampadine a fluorescenza a causa dell’accensione ritardata, delle forme improbabili e dell’usura dovuta alle accensioni troppo frequenti non sono state ben accolte.
Ora i led garantiscono un consistente risparmio economico e ambientale con una elevata qualità e varietà della luce emessa, lunghissima durata oltre a un’accensione immediata. Scegliere una lampadina LED per la cucina, la sala o l’ufficio richiede una serie di decisioni che si possono fare facilmente solo avendo presente alcuni fattori quali il giusto tono di bianco, l’intensità della luce e naturalmente il tipo di attacco che verrà utilizzato sul lampadario o plafoniera. Di seguito alcuni suggerimenti.
Luce fredda o luce calda?
Una luce con uno spettro più giallo e rosso è adatta per creare un’atmosfera calda e avvolgente, mentre una luce fredda che tende al blu restituisce un senso di pulizia, efficienza ma anche di durezza. Nelle abitazioni e negli uffici si tende a scegliere toni di luce più o meno caldi, accoglienti e piacevoli. Particolare attenzione invece nella scelta della luce bianca fredda che con un’emissione relativamente elevata nella banda del blu, in caso di esposizioni intense e prolungate, può provocare danni a carico della retina. Convenzionalmente, secondo la norma UNI 12464, si parla di:
- Bianco Caldo o luce calda se la temperatura di colore è minore di 3300 kelvin
- Bianco Neutro o luce naturale se la temperatura di colore è tra i 3300 e i 5300 kelvin
- Bianco Freddo o luce fredda se la temperatura di colore è superiore ai 5300 kelvin
Non solo bianco: alcune lampadine a led hanno la possibilità di variare il colore, scegliendo tra una combinazione praticamente infinita di sfumature emesse dallo stesso apparecchio comandabile grazie a una app via tablet o smartphone.
Di quanta luce ho bisogno?
Più che i Watt di potenza dovremmo stare attenti ai lumen ovvero la quantità di luce prodotta. Il numero dei lumen è riportato sulla confezione. Per sostituire una lampada da tavolo dotata di una vecchia e inefficiente lampadina a incandescenza da 35 Watt che produce una intensità luminosa di 400 lumen può andare bene una lampadina led che consuma poco più di 6 W a parità di prestazioni. Per illuminare il salotto con una luce equivalente a oltre 100 W basta un led da 22 W e 1800 lumen mentre tra i 500 e i 1.000 lumen, più o meno corrispondenti ai vecchi 60 watt, vanno bene per postazioni di luce non principali ottenibili con un led da circa 13 W.
Quanto si risparmia con i led?
Una lampadina a led dura oltre 5 anni e consuma la metà di una lampadina a fluorescenza e circa un quinto di una a incandescenza. Pur avendo un costo iniziale consistente, anche se in diminuzione, il risparmio sul lungo periodo è garantito. Va sottolineato che le luci a led oltre ai raggi UV non emettono neanche infrarossi ovvero calore. I led quindi non alzano la temperatura della stanza a differenza delle alogene e delle lampade a incandescenza, diminuendo quindi la necessità di utilizzare l’aria condizionata.
Illuminazione pubblica a led
Negli Stati Uniti la diffusione del led è attorno al 5-10 %, in Giappone oltre al 50 % come ha recentemente dichiarato Shuji Nakamura, premio Nobel per la Fisica, che nel 1993 è stato tra gli inventori del led. In Italia ci sono alcuni esempi da seguire nel campo dell’illuminazione pubblica. Dall’estate del 2015 tutti gli oltre centoquarantamila i punti luce del comune di Milano utilizzano apparecchi a led. Una scelta innovativa sulla scia di Los Angeles, Copenaghen, Stoccolma e Oslo che garantisce maggiore resa luminosa. Il risparmio è del 52% sui consumi elettrici del Comune di Milano per un equivalente stimato nel 2015 di 10 milioni di euro. Grazie alla nuova illuminazione il consumo annuo pro capite si è dimezzato, passando da 87 kWh a 42 kWh. Si stima che ci saranno 10mila lampade bruciate in meno ogni anno e grazie al telecontrollo i malfunzionamenti sono segnalati in tempo reale consentendo interventi più rapidi. Risparmio energetico vuol dire soprattutto rispetto per l’ambiente. Il 52% di energia elettrica in meno significa evitare l’emissione in atmosfera di quasi ventiquattromila tonnellate di CO2. Inoltre grazie alla durata cinque volte superiore rispetto alle lampade tradizionali si eviterà la produzione di oltre 9 tonnellate di RAEE (rifiuti elettrici ed elettronici) ogni anno. L’assenza di mercurio e altre sostanze inquinanti permette ai led di essere vantaggiosi anche a fine vita. Anche Bergamo prevede di passare ai led per la sua illuminazione pubblica dall’estate 2016 dimezzando i costi.
Un aiuto prezioso per scegliere
Per chi non sa decidere quale lampadina comperare arriva in aiuto il sito Eurotopten.it , la piattaforma europea che con pochi click aiuta a scegliere i prodotti giusti per l’ illuminazione ma anche per la tecnologia per l’ufficio, gli elettrodomestici e le automobili più convenienti sul piano economico e ambientale.
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