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Il rinnovo a Lottomatica per il Gratta e Vinci arriva al Parlamento europeo

Continua a far discutere il rinnovo automatico, per altri nove anni, a Lottomatica per il Gratta e Vinci. Dopo le polemiche in Italia il caso arriva nell'Aula del Parlamento europeo grazie ad un'interrogazione

di Redazione

La prosecuzione della concessione dei Gratta & Vinci a Lottomatica assicurerà “nuove e maggiori entrate al bilancio dello Stato in misura pari a euro 50 milioni per l’anno 2017 e 750 milioni per l’anno 2018”. È quanto ha reso noto noto il Servizio Studi del Senato che ha esaminato le disposizioni sui Gratta e vinci contenute nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio per il 2018 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 ottobre. Così del resto, è scritto: “Il comma 1 autorizza la prosecuzione del rapporto concessorio in essere, relativo alla raccolta, anche a distanza, delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea (c.d. “gratta e vinci”). Il comma 1 stabilisce che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in applicazione dell’articolo 21, commi 3 e 4, del decreto-legge n. 78 del 2009, provveda ad autorizzare la prosecuzione del rapporto concessorio in essere, relativo alla raccolta, anche a distanza, delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, sino al termine ultimo previsto dall’articolo 4, paragrafo 1, dell’atto di concessione, in modo da assicurare nuove e maggiori entrate al bilancio dello Stato in misura pari a euro 50 milioni per l’anno 2017 e 750 milioni per l’anno 2018″.

La proroga senza gara della concessione del Gratta e Vinci a Lottomatica, contenuta nel decreto fiscale pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 ottobre, ovviamente, fa discutere. Si tratta di un allungamento della concessione, in scadenza nel 2019, di altri 9 anni. Come rilevato da Il Fatto quotidiano, proprio il Gratta e vinci garantisce a Lottomatica le maggiori entrate: quasi 6 miliardi di euro da gennaio ad agosto 2017, con un incremento dello 0,8 per cento sull’anno precedente, più dello stesso Lotto che nello stesso periodo ha incassato molto meno, circa 4 miliardi e 600 milioni con una flessione di quasi il 7 per cento sul 2016.

Per il senatore 5 Stelle Giovanni Endrizzi con la proroga del Gratta e vinci il governo “conferma il rapporto privilegiato” che lo lega alla lobby Lottomatica.

«Che fa il Governo bisognoso di soldi? Allunga la concessione del ‘Gratta e Vinci’ a IGT-Lottomatica. Avanti col gioco d’azzardo e con i favori ad una societa’ che ha portato all’estero la propria residenza fiscale, ma e’ sempre stata molto generosa nel finanziare i partiti di governo…». Lo afferma Giovanni Paglia di Sinistra Italiana, capogruppo in commissione finanze a Montecitorio.

“Secondo la normativa europea tutte le concessioni, avendo effetto risolutivo automatico, non dovrebbero essere suscettibili di rinnovo tacito ma dovrebbero essere soggette a gara pubblica, in rispetto dei principi desumibili dal Trattato CE e dei principi generali relativi ai contratti pubblici”. Lo ha dichiarato l’Europarlamentare della Lega Nord Angelo Ciocca presentando, sul tema, un’interrogazione alla Commissione Europea. “Per quanto riguarda le lotterie nazionali ad estrazione istantanea (gratta e vinci) – dichiara Ciocca – il comma 1 dell’art. 20 del decreto fiscale recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, autorizza la prosecuzione del rapporto del concessionario in essere, IGT Lottomatica e l’Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato, per un periodo di 9 anni senza effettuare pubblica procedura di selezione. Il precedente bando di gara del 2009 – specifica – prevedeva che la concessione potesse essere eventualmente rinnovata per non più di una volta. Proroga e rinnovo hanno significati differenti – puntualizza Ciocca -. La stessa Commissione europea afferma che quando una concessione giunge a scadenza il suo rinnovo è assimilabile ad una nuova concessione. Questo Governo continua a voler far cassa con il gioco d'azzardo utilizzando metodi poco trasparenti. Ma in questo modo, – conclude Ciocca – si corre solo il rischio di ricevere sanzioni salate che dovranno pagare i cittadini come accaduto recentemente in seguito al tacito rinnovo delle concessioni autostradali”.

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