Sostenibilità

Il regalo per gli sposi? Un scuola in Tanzania

Progetti di aiuto umanitario al posto dei regali, oggetti del commercio equo invece delle tradizionali bomboniere. Così il matrimonio diventa un'occasione di solidarietà.

di Antonietta Nembri

«Zia, invece del servizio da tè da dodici perché non ci regali un po’ di solidarietà?». Adesso la liste nozze la si fa anche fuori dalle cristallerie. Sta infatti prendendo piede un nuovo modo per vivere il proprio matrimonio, il “matrimonio solidale” in espansione. Sono sempre più numerosi i giovani che non vogliono che il loro matrimonio si trasformi in un’orgia di consumismo e allora ecco molte giovani coppie scegliere di fare la lista nozze presso un progetto di solidarietà. Non si vuole cioè che l’occasione di unirsi in un progetto di vita comune e la festa ad essa legata siano associate ad un momento di spreco, e di lusso fine a se stesso. è capitato per esempio a Paola Faragini e Paolo Bacci, una giovane coppia di Roma, che hanno chiesto a parenti e amici come regalo il sostegno a un progetto di Mani Tese volto alla produzione di reddito per alcune famiglie indiane con il fine ultimo di prevenire il lavoro minorile.
La scelta è caduta su Mani Tese per un semplice motivo di conoscenza: Paola Faragini aveva frequentato alcuni campi di lavoro.
I due giovani una volta decisa questa scelta di solidarietà hanno preparato un piccolo testo per i parenti e agli amici in cui spiegavano la realtà dell’associazione e le finalità del progetto, oltre naturalmente a spiegare il perché di questo tipo di scelta.
Ma non solo la lista nozze è stata fatta nel segno della solidarietà, anche le tradizionali bomboniere sono diventate occasione per pubblicizzare un modo diverso di vivere. Al posto di soprammobili e altri piccoli oggetti che normalmente riempiono le case e le vetrinette, anche in questo frangente Paola Faragini e Paolo Bacci hanno fatto una scelta di versa: in una Bottega del Mondo hanno acquistato delle scatoline indiane che contenevano un testo nel quale i due giovani spiegavano che cosa fosse il commercio equo e solidale.
I parenti dei giovani hanno accolto di buon grado l’iniziativa, anche se i due sposini hanno lasciato libertà di scelta spiegando a ciascuno le ragioni dell’opzione solidarietà. Grazie ai regali di nozze al progetto di Mani Tese sono giunti circa 8 milioni e mezzo. Non paghi di soliderietà, Paolo e Paola, dopo il matrimonio, pensano di investire i risparmi nella Banca Etica. Destineranno i loro risparmi al neonato istituto di credito della solidarietà.
Antonietta Nembri

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.