Volontariato

Il ragazzo down e il burattinaio di internet

Un ragazzo con sindrome di Down umiliato, insultato, deriso, picchiato in un’aula scolastica, da compagni di classe arroganti ... chissà quante volte è successo in Italia e nel mondo

di Franco Bomprezzi

Faccio fatica a trovare le parole giuste per parlarne. Un ragazzo con sindrome di Down umiliato, insultato, deriso, picchiato in un?aula scolastica, da compagni di classe arroganti e divertiti.

Chissà quante volte è successo, e magari succede, in Italia, nel mondo. Ma mai prima d?ora una scena così volgarmente stupida e squallida era potenzialmente a disposizione di tutti, grazie a un motore di ricerca su internet.

Un ?video divertente?, era questa la classificazione delle immagini cliccate a più non posso, tanto da scalare la hit parade del divertimento online. Ora tutti si indignano, si arriva a capire chi è stato, si chiedono punizioni esemplari, si dà sfogo alla cultura dei buoni sentimenti.

Ma francamente penso che si tratti della nuova versione di un fenomeno antico: è nato adesso ?lo scemo del villaggio globale?. Non voglio certo offendere anch?io il ragazzo al centro della vicenda, anzi, so bene che non è affatto scemo, e che la sindrome di Down gli consente comunque una vita piena anche dal punto di vista mentale e affettivo. Penso però che quando ero ragazzo tutti sapevano chi era ?lo scemo del villaggio?, ossia la persona più debole, quella un po? strana, che veniva presa in giro, magari bonariamente, ma anche accettata come una realtà amichevole.

Oggi le nuove frontiere della tecnologia, il ?villaggio globale?, dilatano a dismisura un fenomeno come questo, e lo aggravano, perché colpevole tanto quanto i ragazzi che insultano il compagno Down è chi, nella tranquillità della propria postazione internet, fa il ?guardone? delle violenze altrui, e non sente il bisogno di denunciarle, di prendere distanza. Ci voleva l?iniziativa di un?associazione, Vividown, per fermare lo scempio. Che tristezza.

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